Sarà il rock’n’roll, saranno gli anni ’70, sarà che è una storia d’amore così diversa dalle altre, ma le vicende di John Lennon e May Pang saranno l’unica cosa che vorrai scoprire oggi.
Chi è May Pang e cosa c’entra con John Lennon?
May Pang era una giovane americana di origini cinesi, nata e cresciuta ad Harlem. Più di ogni altra cosa, però, era una donna, per cui il padre decise che non valesse la pena farle da genitore e la rifiutò appena conobbe il sesso della figlia. Ciò bastò a renderla un’adulta ribelle, amante del rischio e con una sfrontatezza che le valse l’assunzione, come segretaria, alla Apple.
Cosa c’entra John Lennon in tutto questo? Dobbiamo fare un passo indietro, fino al momento in cui Yoko Ono la assunse come segretaria personale della coppia.
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May racconta che la relazione tra Lennon e signora cominciasse a presentare diversi problemi; serpeggiavano voci e indiscrezioni su una possibile rottura e, un giorno, di punto in bianco, la stessa Yoko Ono le confermò l’imminente separazione tra i due. E non solo! Le confidò anche che il marito avrebbe avuto bisogno di vedere e incontrare altre, nuove persone, chiedendole – in ultimo – se fosse fidanzata.
Insomma, l’uomo aveva bisogno di aria nuova e Yoko Ono aveva deciso che avrebbe dovuto respirare quella della giovane assistente.
May Pang rifiutò categoricamente ma, questo, non impedì a John Lennon di corteggiarla finché, tra i due, scoppiò l’amore. Trascorsero insieme 18 mesi, un tempo infinitamente lungo secondo Yoko Ono: “Pensavo sarebbe durata due settimane” – disse, alla ragazza, qualche tempo dopo.
Perché la relazione tra John Lennon e May Pang finì?
John Lennon aveva avuto tante donne, tutte amate a modo suo e in maniera non convenzionale, compresa una ex moglie, Cynthia Powell, dalla quale aveva avuto un figlio, Julian.
Secondo quanto scritto nel libro Loving John, del 1983, nelle relazioni di Lennon c’era spazio per l’amore ed il sesso, ma anche droga e violenze, tutto ammantato da un’atmosfera hippie, così come vuole la tradizione dell’epoca.
La relazione tra i due innamorati, May e John, procedeva abbastanza tranquillamente, al punto che la coppia stava per mettere su casa, letteralmente, quando Yoko Ono ritornò a farsi viva, riprendendosi l’ex con tutto quello che gli gravitava intorno. Per alcuni, questo ritorno all’ovile da parte di John fu tanto prevedibile quanto comprensibile: Yoko Ono rappresentava per lui un porto sicuro, un punto di riferimento da cui gli era quasi impossibile allontanarsi, legati com’erano da un cordone ombelicale tanto virtuale quanto impossibile da recidere.
Per May Pang, fu un colpo durissimo, una ferita aperta che la spinse a chiedere, piccata, alla rivale se fosse felice di esserselo ripreso. Yoko Ono, imperturbabile e distaccata come sempre, rispose: «Felice? Non credo che lo sarò mai».
La ragazza uscì malissimo dalla rottura con John Lennon; May Pang si rivelò essere profondamente coinvolta nella relazione con la pop star, al punto di aver addirittura mediato i rapporti tra Lennon e Cynthia, la sua ex moglie, affinché i due tentassero di recuperare il loro rapporto, soprattutto a beneficio di Julian, il figlio nato dalla loro unione.
Nel documentario che uscirà il 13 aprile nei cinema americani, The Lost Weekend: a Love Story, verrà anche trattato quest’ultimo argomento.
Secondo May, infatti, fu proprio Yoko Ono a impedire che padre e figlio vivessero un sereno rapporto. Una faccenda dolorosa e che la giovane comprendeva fin troppo bene, essendo stata anche lei abbandonata da Lennon per volere della onnipotente compagna.
Insomma, gli ingredienti per un perfetto documentario ci sono: il genio e la fragilità di lui, la freddezza calcolatrice di lei, i sentimenti delusi e traditi della giovane May.
Sembrano, invero, i protagonisti di una fiction di serie B. Invece è la storia (vera) di uno degli artisti più amati di tutti i tempi, della sua spietata compagna e di un rapporto tossico, basato sul totale dominio dell’una sull’altro. Speriamo solo che venga, quanto prima, sottotitolato in italiano!