Campagna #iosonote, l’iniziativa all inclusive di Fondazione Mente

By Luana Pacia

Vanessa Bozzacchi gestisce la Fondazione Mente, un luogo sicuro per tutte le famiglie con figli autistici, che non sanno cosa fare, a chi rivolgersi, come trasformare il concetto di quotidianità in qualcosa di semplice. Con la campagna #iosonote, si apre a un concetto all inclusive e a un sogno che va oltre la Giornata Mondiale dell’Autismo.

L’autismo, l’infarto e un nuovo inizio

Vanessa Bozzacchi è madre di Leone, un bambino a cui è stato diagnosticato l’autismo di livello 3 ad appena 15 mesi. La risposta del suo corpo è stata intensa e tremenda: un infarto conosciuto ai più con il nome di “crepacuore”, a sottolineare il forte impatto emotivo che una notizia distruttiva può innescare. Subito dopo è sopraggiunta la fase di aiuto, che si è tradotta con incessanti ore di terapia, un nuovo modo di comunicare, l’attesa infinita di tutte quelle piccole azioni che un genitore si aspetta ma che possono giungere dopo anni e anni di prove incessanti (un abbraccio, un bacio, la parola “mamma”).

Oggi Leone ha 9 anni, ha fatto passi da gigante e ancora molti da fare. I suoi genitori (Vanezza Bozzacchi e Manuele D’Oppido) hanno aperto la Fondazione Mente per supportare concretamente i genitori in difficoltà e per proporre un sistema innovativo all’Italia: una struttura diversificata per i vari disturbi del neuro-sviluppo e una serie di attività volte all’inclusione. La campagna #iosonote è una di queste.

Iscriviti gratuitamente sul canale Telegram, cliccando qui

oppure su Whatsapp, cliccando qui per non perdere tutte le novità

#iosonote, la campagna per la Giornata Mondiale dell’Autismo

Vanessa e Manuele hanno in mente un progetto ambizioso per la loro fondazione: aprire un centro per l’autismo in cui bambini e adolescenti possano fare terapie, sport e attività ludiche. Il focus è chiaro, aiutarli nella loro crescita e fornire un ambiente protetto in cui prendersi cura dei loro bisogni. La coppia ha quindi deciso di lanciare una campagna apposita per lo slogan #iosonote, facendosi aiutare da moltissimi personaggi noti come Matilda De Angelis, Alessandra Mastronardi, Giuseppe Fiorello e tanti altri.

Ognuno di loro ha partecipato a uno shooting, lasciando una frase che esprimesse il loro concetto di inclusività (qui, un’intervista a Vanessa Bozzacchi e la gallery dei VIP). E nella Giornata Mondiale dell’Autismo, vi lasciamo con la lettera che la mamma di Leone ha lasciato a suo figlio (e non solo a lui):

L’autismo che conosco è nascere perfetto, come sei nato tu, Leone, per poi scoprire che funzioni in un modo diverso.

L’autismo è avere lo sguardo che si perde nel vuoto per poi dover imparare con fatica a guardare la mamma negli occhi.

L’autismo è fissarsi sulle piccole cose, quelle che per tutti non hanno senso, mentre per te sono di primaria importanza.

L’autismo è trovare interesse in un rumore che a tutti gli altri dà solo fastidio.

L’autismo è dare il primo abbraccio a 7 anni.

Vivere l’isolamento fin da piccoli.

Non essere mai facilmente integrati.

Andare a scuola senza poter studiare perché non ci sono i requisiti per farlo.

Dipingere senza direzione mentre gli altri fanno i compiti..

Farsi trattare da maleducati perché le persone non riescono a capire cosa provi

Avere paura senza motivo, essere triste, cambiare d’umore in un attimo.

Girare velocemente su se stessi a occhi chiusi, strapparsi i capelli, ridere a crepapelle pelle quando non c’è niente da ridere.

Essere autolesionisti.

Non capire di chi ti puoi fidare perché ogni istante è come stare sulle montagne russe.

Vivere da supereroe ogni giorno lottando per farsi capire e accettare.

Ma poi – se mi fermo – e ti guardo negli occhi – io vedo altro.

Vedo che un bambino autistico è un essere umano sensibile e fragile come noi.

Una persona che capisce, che ha paura, come capiamo e abbiamo paura noi.

Un essere che cerca felicità, che chiede amore, che vuole simpatia, magia come le chiediamo noi.

Qualcuno con cui giocare, sentirsi accolti e protetti –  come protetti vorremmo essere noi.

Lascia un commento