L’argomento che ha monopolizzato il settore alimentare in questi ultimi mesi è stato uno solo: gli insetti. Dopo la farina di grillo e le larve della farina, sempre più consumatori si chiedono come riconoscere questi prodotti che hanno ricevuto il benestare della Comunità Europea, ma che destano preoccupazioni in molti. Ce li ritroveremo nelle merendine o nel pane a nostra insaputa? Verranno indicati con nomi strani e incomprensibili? Cerchiamo di fare luce.
L’Italia dice no
Gran parte dell’Italia (anche se non tutta) si è schierata contro gli alimenti con gli insetti, forte della sua tradizione culinaria e della sua dieta mediterranea, che è considerata la migliore da milioni di ricercatori mondiali. Tendenzialmente una grossa fetta della popolazione si è chiesta come mai ci fosse la necessità di implementare proteine e nutrienti dagli insetti quando lo stesso può essere ottenuto da legumi, latticini, uova, frutta, verdura e quant’altro. Eppure, nonostante l’opinione pubblica avversa, i supermercati italiani potrebbero presto mettere in commercio diversi tipi di prodotti a base di grillo domestico. Il fine è puntare su un mercato di nicchia, quello amante dei gusti particolari e curioso delle novità. Ma come fare per rendersi conto di cosa si sta portando a tavola? Il suggerimento è controllare sempre bene le etichette perché un’eventuale prodotto a base di insetti deve necessariamente scrivere tutti gli ingredienti sul retro.
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Cosa ci sarà scritto sulle etichette
Se nell’alimento ci saranno tracce di farina di grillo non leggerai mai da nessuna parta una dicitura “grillo” o qualcosa di simile bensì il suo nome scientifico che è “Acheta domesticus“. Per le larve della farina che vengono essiccate e tritate finemente, sull’etichetta viene indicato il nome “Alphitobius diaperinus“. Al momento non sono previste altre tipologie di insetti da utilizzare nel campo alimentare. Quello che si spera è che le varie aziende indichino la presenza di insetti direttamente sul packaging, così da avvertire anche le persone più distratte. Il consumo di questi prodotti è sconsigliato anche a coloro che sono allergici ai crostacei, ai molluschi e agli acari della polvere per cui è bene fare massima attenzione. Un altro aspetto da considerare è che questi alimenti hanno un costo molto più alto rispetto agli altri perciò sarà già un primo motivo di sospetto. Al momento ne verranno messi pochi in commercio, le aziende vogliono capire quale sarà la reazione del pubblico, perciò il costo non sarà mai basso inizialmente.
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Io parlo dei grilli e scritto talmente piccolo che non si legge nemmeno lo scritto e questo è una vergogna. Mettere negli scaffali questo orrendo farine biscotti 3 tante altre cose non dovrebbe succedere questo schifo di mangiare che se lo mangiasse l’unione Europea.