La carta forno è un materiale usatissimo in cucina, proprio per la sua capacità di resistere alle alte temperature.
E’ antiaderente, è impermeabile (quindi 0 olio che cola sulla teglia, ad esempio, e 0 incrostazioni), e ci permette di preparare gustosissimi piatti.
E’ davvero uno strumento di cui non possiamo fare a meno ma nel contempo negli anni si sono susseguite le voci circa la sua tossicità, a causa dei materiali da cui è composta.
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Ma cosa c’è di vero in questo?
La carta forno: da cosa è fatta
Vediamo insieme come è fatta la carta forno e come usarla in sicurezza.
Se usata correttamente, infatti, non arreca alcun danno alla nostra salute.
Le preoccupazioni circa la carta forno nascono dal fatto che viene sbiancata con un agente chimico a base di cloro, che a contatto con il calore potrebbe rilasciare diossine, sostanze tossiche per il nostro organismo.
Inoltre, per darle l’effetto antiaderente, viene usato silicone.
In realtà, secondo le normative vigenti, tutti i materiali che vengono a contatto con gli alimenti devono essere prodotti secondo criteri che rispettino la sicurezze a la salute, quindi possiamo escludere che la carta forno possa rilasciare diossine, soprattutto perché prodotta con sola polpa di cellulosa ricavata dal legno.
Inoltre, il silicone con cui viene rivestita è una sostanza artificiale totalmente compatibile con il nostro organismo e quindi non è pericoloso.
Possiamo dire dunque che la carta forno è sicura? Sì, ma attenzione ad alcuni accorgimenti.
Le indicazioni
Una avvertenza sulla carta forno è quella di non utilizzarla a una temperatura superiore ai 220 °C.
Questo perché temperature superiori la inducono a sgretolarsi sulle pietanze, e andando in piccoli pezzi, finiremmo irrimediabilmente per ingerirli.
Certamente non si tratterebbe di qualcosa di tossico, ma ingerire della carta oltre che una spiacevole esperienza di gusto non fa di certo bene all’organismo se accade abitualmente.
Insomma. basta solo utilizzarla in modo corretto per non avere danni alla nostra salute.