10 film sui ménage à trois. Il triangolo lo avevo considerato!

By Luana Pacia

C’è chi si accontenta di un amore alla volta e chi invece si trova, volontariamente o meno, con due cuori e una capanna. I ménage à trois non sono certo una novità nel cinema, ma nonostante i decenni continuano a rimanere una formula che funziona sempre. Perché? Semplice: generano tensione, creano situazioni imprevedibili, fanno litigare le fazioni del pubblico su chi tifare e, soprattutto, fanno vendere biglietti, attirano spettatori e solleticano la curiosità.

Ecco i titoli selezionati, film scelti per come trattano l’argomento. E sì, ovviamente con qualche commento disincantato e utile per orientarsi tra passioni incrociate e amori non proprio lineari.

Ecco i 10 titoli con ménage à trois

film menage a trois

The Dreamers (2003)

Un film ambientato nella Parigi del 1968, che non si limita a mostrare studenti che manifestano o lanciano slogan. Qui si parla di tre ragazzi, due fratelli molto uniti e un giovane american, che, nell’intimità di un appartamento borghese, passano dalla cinefilia alla chimica vera e propria. Letteralmente.
Il film è diretto da chi non si è mai fatto problemi a spingere sull’acceleratore delle emozioni (e dei corpi). Il triangolo qui è totale: fisico, emotivo, ambiguo e instabile. Ma più che scandaloso, è un’analisi sul desiderio, sull’isolamento, e sulla confusione che spesso accompagna la giovinezza.

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Two Lovers (2008)

Un film decisamente più sobrio ma non meno coinvolgente. Qui il triangolo non ha tinte scandalose, ma emotive. Il protagonista è un uomo fragile, che si trova conteso (o forse è lui a contendersi) tra una donna “giusta” e una che rappresenta l’istinto, il caos, l’imprevedibilità.
Non c’è moralismo, ma solo una tensione continua tra quello che fa stare bene e quello che fa sentire vivi. Chiunque abbia avuto anche solo mezza relazione seria nella vita, potrà trovare qualcosa in cui riconoscersi.

Vicky Cristina Barcelona (2008)

Una vacanza, due amiche americane, un artista spagnolo e… la sua ex moglie. Se pensavi che i viaggi culturali fossero solo visite a musei, qui scoprirai che si possono fare anche tour guidati tra relazioni disfunzionali.
Il film mescola leggerezza e inquietudine in un modo quasi fastidioso, ma in senso buono. Il triangolo si moltiplica, si scompone, si ricompone e alla fine nessuno capisce più cosa vuole. Esattamente come succede, molto spesso, nella vita vera.

Jules e Jim (1962)

Qui si parla di un classico. Ma non il classico pesante da studiare con i sottotitoli. Anzi. Si tratta di un film che, per quanto girato più di sessant’anni fa, riesce ancora oggi a parlare di libertà affettiva e sentimentale meglio di tanti titoli moderni.
La protagonista è una donna che ama due uomini, entrambi disposti a restarle accanto anche a costo di complicarsi la vita. Il triangolo non è un errore o una scappatella: è una scelta vera, portata avanti con tutte le sue conseguenze. Non c’è il lieto fine. Ma c’è sincerità.

La Favorita (2018)

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In costume, ma senza peli sulla lingua. Il film racconta la battaglia silenziosa (ma nemmeno troppo) tra due cortigiane per conquistare i favori della regina. Il triangolo qui è una questione di potere e di sopravvivenza, non di cuore.
Non c’è nessuno da compatire, nessuno da salvare: solo strategie, gelosie e manipolazioni tra donne intelligenti e spietate. E sì, è anche divertente da vedere. Ma non aspettarti romanticismo: qui il romanticismo è un’arma come un’altra.

Past Lives (2023)

Qui il triangolo è più mentale che fisico, ma non per questo meno devastante. Una donna si trova a fare i conti con il suo passato, quando un vecchio amico d’infanzia arriva dall’altra parte del mondo.
È un film fatto di silenzi, pause, sguardi che dicono più delle parole. Chiunque abbia avuto un “e se…?” nella propria vita amorosa capirà perfettamente. Il triangolo non è sempre fatto di baci e tradimenti: a volte basta una scelta mai fatta, una vita che sarebbe potuta essere diversa.

Passages (2023)

Uno di quei film che mette tutto in piazza: l’incertezza, la confusione, l’impulsività, l’amore che cambia forma. Un uomo è sposato con un altro uomo, ma si innamora di una donna. O forse no. O forse sì.
Qui non ci sono risposte chiare, né personaggi facilmente giudicabili. Il triangolo è una sintesi perfetta di quanto siano caotiche le relazioni oggi. Niente panico però: si può guardare tutto d’un fiato. E poi pensarci sopra a lungo.

Y Tu Mamá También (2001

Due adolescenti e una donna più grande. Un viaggio. Troppe tensioni sotto la superficie per essere solo un film su tre che fanno una vacanza.
Il triangolo qui è raccontato con leggerezza apparente, ma è solo una copertura. Sotto ci sono riflessioni su crescita, sessualità, disillusione. Un film che, pur sembrando semplice, dice moltissimo su come ci si scopre, nel bene e nel male, attraverso gli altri.

Il danno (1992)

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In questo film il triangolo è un po’ più cupo. Parliamo di un uomo potente che si innamora della fidanzata del figlio. La relazione è viscerale, impulsiva, autodistruttiva. Non ci sono eroi, solo persone che fanno scelte discutibili.
È uno di quei film che si guardano con disagio crescente. Eppure, è proprio da lì che nasce il suo fascino. Il triangolo qui non è divertente: è una bomba a orologeria.

Challengers (2024)

Un film sul tennis, ma non aspettarti solo partite. I veri scambi sono tra i tre protagonisti, legati da una relazione che alterna attrazione, rancore, complicità e gelosia.
Il triangolo si sviluppa nel tempo, cambia dinamiche, ruoli e rapporti di forza. E anche se tutto è apparentemente sotto controllo, basta poco per far saltare l’equilibrio. Perché, come nella vita, in amore non ci sono linee chiare, solo zone grigie.