Smascheriamo il mito: lo smartphone ascolta davvero le tue conversazioni?

By Rosa Settembrini

Lo smartphone spia le tue conversazioni?

Negli ultimi anni, si è diffusa la convinzione che le aziende tecnologiche possano ascoltare le conversazioni degli utenti attraverso il microfono dello smartphone, e in seguito proporre annunci pubblicitari pertinenti. Tuttavia, un recente esperimento condotto dalla testata giornalistica britannica Daily Mail ha smentito questa teoria.

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L’esperimento del Daily Mail: smascheriamo il mito

Il Daily Mail ha condotto un esperimento per verificare se effettivamente gli smartphone ascoltino le conversazioni degli utenti e utilizzano queste informazioni per proporre annunci pubblicitari. L’esperimento ha coinvolto l’utilizzo di un account Google finto e di un account Facebook, creato appositamente per l’occasione.

Metodologia dell’esperimento

Per testare la teoria, gli esperimentatori hanno tenuto lo smartphone vicino a loro mentre parlavano di diversi argomenti e prodotti. Dopo un paio di giorni, è stato osservato se il dispositivo avesse proposto annunci pubblicitari pertinenti alle discussioni tenute in sua presenza.

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Risultati dell’esperimento

I risultati dell’esperimento hanno dimostrato che gli annunci pubblicitari non dipendono affatto dalle conversazioni registrate dai microfoni del dispositivo. Non è stato osservato alcun annuncio pertinente alle discussioni svolte in presenza dello smartphone.

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La verità sugli annunci personalizzati

Il responsabile della sicurezza della rete dell’azienda ha spiegato che, gli annunci pubblicitari visualizzati dagli utenti, dipendono dalle ricerche effettuate sul web. Se un utente cerca un prodotto o un argomento su Google, riceverà in seguito suggerimenti per gli acquisti basati sulle ricerche effettuate. Questo fenomeno è dovuto all’uso dei cookie, che gli utenti accettano quando navigano online.

Profilazione degli utenti: come funziona

Le aziende utilizzano questa pratica per profilare gli utenti e proporre loro articoli di loro interesse, al fine di aumentare le vendite. Gli utenti possono decidere di non essere profilati in questo modo, disattivando la voce “Annunci personalizzati” nelle impostazioni della privacy.

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Miti e disinformazione: come proteggersi

La diffusione di teorie infondate come quella dello smartphone che ascolta le conversazioni può causare preoccupazione e disinformazione tra gli utenti. È importante cercare di informarsi correttamente e verificare le fonti di informazione per proteggersi da false convinzioni.

Informarsi in modo responsabile

Per evitare di cadere nella trappola della disinformazione, è fondamentale cercare notizie e informazioni da fonti affidabili e riconosciute. Prestare attenzione alla qualità delle informazioni ricevute e confrontare diverse fonti può aiutare a distinguere la verità dalle teorie infondate.

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Proteggere la privacy online

Nonostante lo smartphone non ascolti le conversazioni degli utenti per proporre annunci pubblicitari personalizzati, è sempre importante proteggere la propria privacy online. Prestare attenzione alle impostazioni di privacy dei vari servizi e applicazioni, utilizzare password complesse e aggiornare regolarmente il software di protezione, può contribuire a garantire una navigazione sicura e protetta.

Una maggiore consapevolezza per un’esperienza online migliore

Smascherare miti come quello dello smartphone che ascolta le conversazioni permette agli utenti di avere una maggiore consapevolezza e controllo sulla gestione dei propri dati personali. La comprensione di come funzionano le tecnologie e le pratiche di profilazione delle aziende può portare a un’esperienza online più sicura e soddisfacente.

In conclusione, è fondamentale informarsi e diffondere conoscenza riguardo alle teorie infondate e ai miti legati alla privacy e alla gestione dei dati personali. Solo così gli utenti potranno beneficiare di un’esperienza online più sicura e consapevole.

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