Papa Francesco in visita a l’Aquila: ecco il programma e come accedere

By Redazione

Grande attesa a L’Aquila per la visita di Papa Francesco, che è il primo pontefice della storia ad aprire la Porta Santa nell’ambito delle celebrazioni per la 728esima Perdonanza Celestiniana.

I fedeli, per poter partecipare, dovranno essere in possesso dei biglietti, così da prendere parte o alla tappa di Piazza Duomo o a quella di Collemaggio, dove il Santo Padre reciterà l’Angelus, prima di aprire la Porta Santa il giorno 28 agosto.

I fedeli muniti di biglietto

Per i fedeli muniti del biglietto gratuito per Piazza Duomo, l’accesso potrà avvenire:

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  • da Corso Vittorio Emanuele II (varco di controllo posto all’intersezione con via Tre Marie)
  • oppure dal Terminal di Collemaggio, passando attraverso il tunnel pedonale sotterraneo.

Quanto ai fedeli muniti di biglietto gratuito per Collemaggio, l’accesso potrà invece avvenire:

  • da via Caldora (nei pressi del terminal di Collemaggio)
  • o da Corso Vittorio Emanuele II.

Per i fedeli senza biglietto

I fedeli senza biglietto potranno salutare il Santo Padre lungo il percorso che va da Piazza Duomo a Collemaggio.

L’accesso potrà avvenire:

  • da Corso Vittorio Emanuele II
  • da Via Caldora
  • da via XX Settembre
  • da Porta Napoli.

Va ricordato che gli accessi suddetto sono solamente pedonali. I fedeli, per spostarsi, dovranno utilizzare il servizio navetta predisposto dal Comune dell’Aquila e dall’A.M.A..

Il Culto della Perdonanza Celestiniana

La Perdonanza Celestiniana è un culto che si tiene ogni anno a L’Aquila a fine agosto. Istituita da Papa Celestino V nel 1294, con l’emanazione della Bolla Pontificia Inter Sanctorum Solemnia, e fu il mezzo con il quale Celestino concesse l’indulgenza plenaria a chiunque, confessato e comunicato, fosse entrato nella basilica di Santa Maria di Collemaggio dai vespri del 28 agosto a quelli del 29.

La ricorrenza è diventata a pieno titolo “Patrimonio d’Italia per la tradizione” dal 2011, e figura nella “Lista rappresentativa del patrimonio culturale ed immateriale dell’umanità” dell’Unesco dal 2019.

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