Il Titanic rappresenta ancora oggi un tema che attrae la curiosità di milioni di utenti. Una nave immensa che raccoglieva vite di poveri e ricchi, le cui differenze sociali sono state abbattute da un nemico comune: la morte. Quelle vite – e quelle differenze – sono oggi raccontate dagli oggetti recuperati dal fondo dell’oceano.
Cosa raccontano gli oggetti recuperati dal Titanic
Abbiamo sognato per anni il Cuore dell’Oceano, il diamante blu a forma di cuore che Rose ricevette dal suo spasimante sul Titanic e gettato via sul fondo dell’oceano, in una scena straziante. In pochi sanno che di gioielli, quelli veri, vennero recuperati a centinaia dai resti del Titanic.
La RMS Titanic, un’azienda che si occupava di recuperare oggetti e cimeli, trovò tante borse di pelle con all’interno gioielli costosissimi dell’epoca. Al tempo le persone più ricche, lasciarono i preziosi nella cassaforte della nave, ma quando stava per colare a picco, il capitano recuperò tutto e mise i gioielli in diverse borse di pelle, con l’intento di metterle sulle scialuppe e salvarle.
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Ovviamente quasi nessuna riuscì ad arrivare a destinazione, ma l’involucro di pelle ha permesso di conservarle e proteggerle al meglio. Ad oggi il valore di questo tesoro è di circa 200.000.000 di dollari. Ma non c’è solo quello.
La BBC ha avuto il permesso di curiosare tra gli scaffali di questo deposito la cui ubicazione è segretissima, soffermandosi a riflettere sugli oggetti più interessanti e speciali. Come la borsetta di coccodrillo che apparteneva Marian Meanwell, una donna di 63 anni che stava compiendo la grande traversata per trasferirsi da sua figlia, da poco rimasta vedova.
La grande qualità della borsa ha permesso di lasciare intatti gli oggetti al suo interno, tra cui una lettera di raccomandazione scritta dall’ex proprietario di casa della donna e in cui si legge “Abbiamo sempre trovato nella signorina Meanwell una buona inquilina, puntuale con i pagamenti“. La borsa ha un design attuale, ciò si ricollega alla professione di madame Meanwell, ovvero la modista.
Riuscì a sopravvivere e a ricongiungersi con la figlia? No, la donna morì quella notte.
In un altro punto dello scaffale sono contenute fiale di profumo ben sigillato, dal cui tappo si sparge un profumo buono e dolciastro. Sulla nave c’era questo commerciante di profumo, nella cui borsa portava con sé più di 90 fialette.
Insomma, un mondo sommerso che, venuto alla luce, non fa che incrementare la curiosità verso tutti gli sfortunati passeggeri.
Le differenze sociali si vedevano dai dettagli
La nave trasportava diverse classi a bordo, il cui costo del biglietto si differenziava. I bicchieri e i piatti recuperati dal fondo, riflettono queste differenze. Chi viaggiava in terza classe avevano delle ceramiche bianche, con un logo rosso stampato e una fattura molto robusta. In seconda classe tutto cambiava e le ceramiche erano finemente decorate con motivi floreali, ma nulla in confronto allo sfarzo della prima classe. Piatti decorati con bordo oro, molto fragili ma abbastanza forti da resistere al fondo dell’oceano.
Queste differenze non erano prettamente estetiche, si presumeva che i più ricchi avessero modi eleganti e delicati per cui non avrebbero rovinato gli oggetti, mentre chi era in terza classe aveva modi più bruschi, perciò meglio dare loro piatti e tazze resistenti.
È legale recuperare gli oggetti del Titanic?
Dalla fine degli anni ’80 si è cercato di recuperare tutto ciò che si poteva salvare dal Titanic. Alcuni oggetti sono stati anche venduti all’asta al migliore offerente, ma dal 1994 la RMS Titanic INC ha ricevuto l’esclusiva per il recupero di questo tesoro sommerso. La regola vincolante? Che tutti gli oggetti restino insieme e che non siano venduti separatamente.
Un modo per evitare le speculazioni fatte in passato. Il prossimo grande oggetto da recuperare? La radio Marconi che si trova ancora nella nave e da cui sono partite le richieste di soccorso.