Multe stradali non pagate in Italia: dialogo aperto con la Germania, resta il blocco con Austria e Olanda.

By Iole Di Cristofalo

La sicurezza stradale è un tema universale, condiviso da tutte le legislazioni nazionali. Tuttavia, come dimostrano le recenti divergenze tra l’Italia e alcuni paesi europei, possono emergere disaccordi che complicano l’applicazione delle sanzioni per le infrazioni commesse dai cittadini stranieri. Le multe, pur percepite come fastidiose, sono strumenti indispensabili per ricordare a chi viola le regole l’importanza della sicurezza e della disciplina stradale, e per garantire equità nel rispetto delle normative.

Non è la prima volta che emergono problematiche internazionali legate al traffico automobilistico; approcci diversi e burocrazie complesse hanno portato a confronti tra Europa e Stati Uniti, ad esempio, sulla responsabilità in caso di incidenti con veicoli autonomi. Anche questo dibattito è stato molto discusso, fino a quando il tema principale non è diventato quello delle auto elettriche e dell’infrastruttura per la loro ricarica. Oggi, però, con paesi come Germania, Austria e Olanda, si pone la questione di far rispettare le sanzioni a quei cittadini che violano norme cruciali per la sicurezza sulle strade italiane.

Perché i cittadini di Germania, Austria e Olanda non pagano le multe in Italia?

Multe stranieri in Italia
Il dibattito si riapre con Austria, Germania e Olanda. Con la Germania rigorosa nei confini ma con record di multe nel nostro paese si apre un dialogo importante

Oggi la questione è affrontata dal Corriere Moto, ma anche i media internazionali se ne sono occupati. La domanda “perché gli stranieri non pagano le multe in Italia?” circola da tempo, creando persino contrasti, come quello avvenuto al nord tra una società svizzera e il Comune di Como.

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I tre paesi citati nel sottotitolo – Germania, Olanda e Austria – hanno bloccato la visibilità delle targhe dei veicoli stranieri che violano il Codice della Strada in Italia. In pratica, la notifica dei verbali non arriva all’estero, impedendo agli organi di polizia italiani di far rispettare le multe. Questo significa che le sanzioni vengono commissionate ma non raggiungono il destinatario. Alla base di questo blocco c’è, secondo quanto dichiarato da Matteo Salvini, un intervento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

I tre paesi hanno bloccato lo scambio di dati, accusando un’azienda italiana di utilizzo improprio delle informazioni sensibili. Il nome di questa azienda non è stato reso noto. Nel frattempo, il ministero ha avviato un tavolo di lavoro per risolvere la questione. Mentre con la Germania si intravede una possibile risoluzione entro la fine del mese, con Olanda e Austria il problema delle multe resta ancora irrisolto.

Il progetto Eucaris e il danno che subisce l’Italia dalle multe non pagate.

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Il progetto Eucaris è un sistema automatizzato di interscambio di dati sui veicoli circolanti nell’Unione Europea, fondamentale per far rispettare le multe anche all’estero. Al centro di questo scambio c’è la direttiva 43/2015, che prevede la condivisione di informazioni tra paesi UE per otto violazioni gravi del Codice della Strada. Queste violazioni includono: eccesso di velocità, mancato uso della cintura di sicurezza, passaggio con semaforo rosso, guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti, mancato uso del casco, circolazione su corsie vietate e uso improprio del cellulare.

Grazie a Eucaris, le infrazioni possono essere sanzionate anche quando il conducente è rientrato nel proprio paese. Questo sistema è attivo dal 1994 e coinvolge paesi come Germania, Italia, Svezia, Paesi Bassi, e molti altri, non solo per le infrazioni stradali ma anche per la lotta contro il furto di veicoli e le procedure di immatricolazione. La direttiva stabilisce inoltre che gli Stati membri devono informare i trasgressori sulle conseguenze legali delle infrazioni commesse.

Infrazioni durante le vacanze estive, la questione delle entrate localite

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Sulle multe non pagate in Italia da stranieri si sono espressi anche media internazionali, sottolineando il danno che il nostro paese subisce.

Le infrazioni stradali più comuni commesse dagli stranieri in Italia includono eccesso di velocità, soste irregolari e passaggi con il rosso. L’impossibilità di multare questi trasgressori ha un impatto significativo, poiché molte delle multe emesse restano impagate, causando perdite economiche sia per il governo italiano che per le comunità locali.

Il blocco dell’accesso al sistema Eucaris da parte di Paesi Bassi, Germania e Austria ha impedito lo scambio di dati sulle targhe, rendendo difficile l’invio delle multe agli stranieri. Secondo Auto Motor und Sport, questo “blocco” rappresenta una grave perdita finanziaria per molte comunità italiane. Ad esempio, nel comune di Merano, sono rimaste inesigibili circa 4.000 multe, per un totale di oltre 230.000 euro. Questo problema non solo penalizza le casse locali, ma crea anche una disparità, poiché i conducenti italiani vengono multati immediatamente, mentre gli stranieri spesso riescono a evitare le sanzioni a causa di problemi tecnici e mancanza di collaborazione internazionale.

Si aggiunge anche il problema delle auto noleggiate con dati imprecisi, anche per questo si riescono a far pagare le multe

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Si aggiunge anche il problema dell’autonoleggio con dati inesatti sui conducenti

Moveo Telepass, nel trattare il tema di autovelox e multe annullate, evidenzia un altro problema rilevante: le compagnie di noleggio spesso forniscono alle autorità italiane informazioni inesatte sui conducenti. Questo crea una situazione in cui le forze dell’ordine riescono a emettere la multa, ma non possono identificare correttamente il responsabile dell’infrazione né notificare la sanzione.

Di conseguenza, molte multe rimangono inevase, causando una perdita economica per gli enti locali e creando disparità nel rispetto delle regole. È fondamentale che gli enti locali e i paesi coinvolti collaborino per garantire una gestione più trasparente e precisa dei dati relativi ai conducenti di auto a noleggio. Solo così si potrà migliorare l’efficacia del sistema e assicurare che chi infrange le norme stradali in Italia, anche alla guida di veicoli affittati, sia adeguatamente sanzionato e che le multe siano effettivamente pagate.