Mondo Convenienza, aperta una nuova indagine
I clienti di Mondo Convenienza sono soddisfatti delle indagini che vengono effettuate regolarmente sul noto gruppo di arredamento. Noi, da ultimedalweb, stiamo sempre attenti ai consumatori e teniamo molto ai loro pareri e a presentare ogni tipo di probabilità di inganno o di sospetto, come accade regolarmente nelle nostre rubriche (ad esempio in richiami alimentari). Oggi vi parliamo di questo noto marchio che negli ultimi tempi è stato oggetto di diverse indagini per presunte violazioni dei diritti dei lavoratori.
Per approfondire:
Richiami alimentari (banana chips, uvetta di un famoso marchio ed estratto agli spinaci)
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I precedenti, da marzo del 2022 a maggio 2023
Nel marzo 2022, la procura di Bologna ha indagato 21 persone per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, il cosiddetto “caporalato”, nel magazzino di Calderara di Reno. Secondo le accuse, i facchini impiegati da Mondo Convenienza sarebbero stati sottopagati, sottoposti a turni massacranti, privati della sicurezza sul lavoro e controllati a distanza con metodi umilianti. Le indagini sono partite dagli esposti presentati da una ventina di lavoratori nell’estate del 2020.
Nel maggio 2023, sempre la procura di Bologna ha chiesto il processo per cinque persone, tra cui il presidente del Cda di Mondo Convenienza Holding Spa, Mara Cozzolino, difesa allo studio legale di Giulia Bongiorno. Gli altri quattro indagati sono rappresentanti e responsabili di società coinvolte nel magazzino.
Il caporalato
Il caporalato, come forma illegale di reclutamento e organizzazione della manodopera nel lavoro dipendente, è considerato un reato penale in Italia, punito con la reclusione da uno a sei anni e con la multa da 500 a 1000 euro per ogni lavoratore sfruttato. Spesso (ma non sempre, come in questo caso) è collegato a organizzazioni mafiose e malavitose, che sfruttano le fasce più deboli e disagiate della popolazione, come gli immigrati, le donne e i giovani. Diffuso soprattutto nel settore agricolo, in quello edile e nelle aziende di logistica, i lavoratori vengono sottopagati, sottoposti a turni massacranti, privati della sicurezza sul lavoro e controllati a distanza con metodi umilianti.
La protesta dei lavoratori
l 30 maggio gli operatori (tra autisti, facchini e montatori) del magazzino Mondo Convenienza di Campi Bisenzio hanno cominciato uno sciopero a oltranza per chiedere migliori condizioni di lavoro alla Rl2, azienda che ha in appalto il trasporto e il montaggio dei mobili. La protesta sta continuando da quattro mesi: i lavoratori chiedono, tra le altre cose, l’applicazione del contratto nazionale della logistica, visto che attualmente sono inquadrati come “multiservizi” e ricevono circa 400 euro in meno al mese.
La nuova indagine
Il 4 ottobre 2023, l’Antitrust ha aperto un’istruttoria nei confronti di Iris Mobili, titolare del marchio Mondo Convenienza, per aver consegnato prodotti non conformi, difettosi, danneggiati o non corrispondenti agli ordini dei consumatori, senza prestare un’assistenza post-vendita adeguata. I funzionari dell’Antitrust hanno svolto un’ispezione (perquisizione) nella sede amministrativa della Iris Mobili Srl, con l’ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza.
Le segnalazioni dei consumatori
Secondo l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), la società Iris Mobili consegnerebbe prodotti fallati che verrebbero anche danneggiati durante il montaggio, pezzi mancanti o di misure errate. Pertanto, l’utilizzo della merce sarebbe impossibile.
La soddisfazione dell’Unione nazionale consumatori
Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori ha chiesto: “si faccia subito chiarezza. Il prodotto deve essere sempre conforme a quello richiesto dal consumatore ed è fondamentale che l’acquirente, in caso di difetti o problemi, sia prontamente assistito (…) I diritti sulla garanzia di conformità sono sacrosanti e non possono in alcun modo essere ostacolati, magari con scuse varie e arrampicandosi sugli specchi”