Il nuovo decreto flussi, appena approvato dal Consiglio dei ministri, mira a semplificare le procedure di ingresso per lavoratori stranieri e contrastare l’immigrazione irregolare. Il sottosegretario Alfredo Mantovano ha sottolineato l’intenzione di ridurre i tempi e rendere le regole più chiare e difficilmente aggirabili. Il testo, frutto di un lavoro congiunto tra diversi ministeri, si divide in due filoni: da un lato, snellisce le procedure per i flussi regolari, dall’altro irrigidisce le misure sulle attività delle Ong e sui richiedenti asilo.
Il decreto flussi prevede un incremento nell’uso della tecnologia per l’identificazione dei lavoratori stranieri e l’eliminazione dell’obbligo di recarsi agli sportelli unici per la sottoscrizione del contratto. I datori di lavoro potranno essere sanzionati se non concludono i contratti dopo aver partecipato ai click day, che saranno aumentati per differenti categorie di lavoratori.
Importanti novità riguardano i lavoratori stagionali, che avranno 60 giorni di tempo per trovare un nuovo impiego senza dover tornare nel loro paese d’origine. Viene inoltre introdotto uno speciale permesso di soggiorno per le vittime di caporalato. Sul fronte delle Ong, il decreto rafforza le sanzioni e ridefinisce le regole per le operazioni di salvataggio in mare, con nuovi obblighi per gli aerei che avvistano migranti.
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Infine, il decreto introduce nuove misure per il controllo dei cellulari dei migranti senza documenti e riduce il tempo per fare ricorso contro il rigetto delle domande di asilo.
Dalle badanti al controllo dei cellulari: una lente su alcune caratteristiche del nuovo decreto flussi
Il decreto flussi non introduce una sanatoria per i lavoratori stranieri già presenti in Italia e non modifica le quote di ingresso (452.000). Tuttavia, vengono semplificate le procedure per richiedere manodopera straniera attraverso tecnologie biometriche e telematiche. Si prevede una transizione per eliminare i click day, che saranno gradualmente ridotti per tipologie di lavoratori. Ogni imprenditore avrà un limite di domande proporzionato alla propria azienda. Inoltre, il decreto flussi prevede sanzioni per i datori che non completano i contratti.
Novità per badanti, stagionali e vittime di caporalato. Il decreto flussi introduce permessi extra per badanti, con 10.000 ingressi aggiuntivi per l’assistenza sociosanitaria. I lavoratori stagionali potranno rimanere in Italia per 60 giorni senza dover rientrare in patria alla scadenza del contratto, avendo la possibilità di convertire il permesso di soggiorno. Per le vittime di caporalato, è previsto uno speciale permesso di soggiorno rinnovabile fino a un anno.
Ispezione dei cellulari dei migranti. Il decreto flussi permette la visione dei telefoni cellulari dei migranti senza documenti, esclusivamente per verificare l’identità e la provenienza geografica. Chi controlla non dovrà visualizzare corrispondenza, messaggi e conversazioni. I controlli verranno eseguiti alla presenza di un mediatore culturale, con l’autorizzazione di un magistrato.
Sulle ONG e sui centri di accoglienza in Albania
Il nuovo decreto flussi irrigidisce le norme sul soccorso navale e il regime sanzionatorio per le ONG. Le operazioni di salvataggio devono rispettare requisiti specifici per garantire la sicurezza dei migranti. Le navi delle ONG che non si conformano alle norme possono subire il fermo, e gli aerei sono obbligati a segnalare situazioni di emergenza.
Sempre nell’ambito del decreto flussi, si potenzia il controllo dei migranti soccorsi in acque internazionali e trasferiti nei nuovi centri in Albania. I centri albanesi, operativi entro metà ottobre, ospiteranno un massimo di 3.000 migranti, esclusi donne, bambini e categorie vulnerabili. Saranno gestiti dall’Italia, che coprirà i costi di costruzione e operatività. Le strutture saranno utilizzate per valutare rapidamente se i migranti hanno diritto alla protezione o se devono essere rimpatriati, con un sistema di procedure accelerate.
Sui migranti soccorsi e senza documenti validi aggiungiamo che il tempo per ricorrere contro il rigetto della richiesta di asilo viene dimezzato da 14 a 7 giorni. I migranti non identificabili o senza garanzie finanziarie adeguate possono essere trattenuti.