In estate (quasi) tutti desiderano una pelle abbronzata. Ma alcuni soggetti più di altri tendono a sviluppare quelle fastidiose macchie della pelle post-estate che spesso stentano ad andar via e rovinano l’incarnato.
E’ normale dunque volerle rimuovere il prima possibile, e far tornare la propria pelle alle sue “origini”.
Ecco cosa fare per ovviare al problema che può talvolta essere fastidioso, specialmente quando queste odiose macchie sono sul viso e diventano difficili da coprire, rappresentando anche fonte di disagio per il paziente, che ovviamente e logicamente vuole sbarazzarsene al più presto.
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Se il modo più “drastico” potrebbe essere quello di evitare l’esposizione al sole o comunque esporsi solo con un blocco solare, a coloro che non vogliono rinunciare alla loro abbronzatura, ci ha pensato il dottor Terracina, che ha fornito delle risposte in un’intervista.
Il dottor Francesco Madonna Terracina, Chirurgo Estetico a Roma, ha dato alcune risposte ai lettori di Leggo, in un’intervista.
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Macchie delle pelle: come ci si difende?
“Dopo una accurata valutazione clinica che escluda lesioni potenzialmente pericolose le macchie della pelle che più frequentemente ci troviamo a valutare sono le Cheratosi solari e il melasma“. Ma cosa sono?
Melasma e cheratosi: le differenze
“Le cheratosi sono le classiche macchioline di forma lenticolare che compaiono su zone esposte e danneggiate dal sole, quali viso-collo-décolleté e mani. Non sono pericolose e sono più frequenti dopo i 45-50 anni. Il melasma è invece una pigmentazione che si presenta sul viso in forma più diffusa, labbro superiore e fronte in particolare. È tipica delle donne in età fertile infatti spesso esiste una concausa ormonale”, spiega l’esperto.
Quanto ai trattamenti, dice che ne esistono di diversi, tutti efficaci e sicuri e che ridoneranno alla pelle l’incarnato precedente all’esposizione solare.
“Assolutamente si. Oltre ai famosi peeling esistono dei Laser davvero efficienti che portano ad un risultato ottimale in poche sedute senza anestesie e stress per i pazienti. Si chiamano PICO-Laser e rappresentano la più moderna tecnologia a disposizione degli addetti ai lavori”.