La Hot Chip Challenge nel mirino dell’Antitrust. La sfida della patatina super piccante non potrà essere più pubblicizzata. L’obiettivo è proteggere i giovani ed evitare rischi alla loro salute.
Cos’è la sfiga della patatina super piccante?
La Hot Chip Challenge è stata una sfida virale per lungo tempo. Lo snack consiste in una patatina cosparsa di ingredienti piccanti, questa doveva essere mangiata senza poter deglutire acqua o altri liquidi, il tutto per dimostrare di avere coraggio e tenacia. Peccato che in molti si sentissero male, specialmente i più giovani.
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha preso in pugno la situazione, avviando un procedimento nei confronti della società Dave’s, distributrice del prodotto “Hot Chip Challenge“.
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Il punto su cui più ha battuto è che la Dave’s non commercializzasse né promuovesse questa sfida su tutti i suoi canali.
In particolare, gli è stata contesta l’induzione ad una sfida rivolta, perlopiù, a consumatori adolescenti (diffusa anche attraverso e la non adeguata informazione circa i rischi per la salute connessi all’uso del prodotto).
Il fine ultimo è stato tutelare i consumatori più giovani e maggiormente influenzabili che avrebbero potuto prendere la sfida con molta leggera, inconsapevoli di poter nuocere al loro corpo.
Troppa piccantezza: quali sono i rischi?
Un cito troppo piccante può fare molto male alla salute, ciò è dovuto alla presenza di capsaicinoidi. I peperoncini, ad esempio, usati come spezie per insaporire vari piatti, sono i re dei capsaicinoidi, il cui grado di intensità dipende dalla varietà della pianta. Nel caso delle patatine della Dave’s, sono stati usati molti tipi di insaporitori, per cui il grado di piccantezza era altissimo, davvero raro da assaggiare in una dieta “normale”.
I sintomi che provocano sono irritazione, nausea, vomito, bruciore, ma in alcuni casi possono portare anche al collasso circolatorio. Sono i bambini a essere particolarmente sensibili ai prodotti piccanti, scaturendo una sintomatologia aggressiva e imprevista. Ecco perché l’azione dell’Antitrust è stata ottimale, capace di circuire queste sfide malsane su TikTok fatte in nome di pochi like, ma senza tenere conto dell’aspetto più importante: la salute.