IMU: c’è un’ipotesi in cui si può non pagare. Quando?

Come noto, l’IMU si paga su tutti gli immobili, tranne che sulla prima casa in cui si abita.

Tuttavia vi sono dei casi in cui è possibile non pagare l’IMU sulle seconde case.

L’IMU e l’imposta municipale unica che è dovuta per gli immobili di proprietà che non costituiscano l’abitazione principale.

È una delle tasse più temute dagli italiani, perché si basa non già sui redditi ma sui semplici possedimenti. Tale imposta è stata spesso oggetto di programmi politici compresi quelli delle imminenti elezioni del 25 settembre.

Alcuni sarebbero favorevoli alla sua abolizione anche sulle seconde case, altri no.

Tuttavia vi sono ancora forti dubbi sul pagamento dell’Imu, su quando sia dovuta, e su quali siano le eccezioni. E a proposito di eccezioni coloro che sono separati o divorziati o non più conviventi in determinate condizioni possono non pagare l’imposta anche sulla casa in cui risiedono.

IMU: famiglie separate. Quale è il regime?

Cosa accade se un contribuente, in seguito a separazione, non abita più nella casa coniugale? Deve continuare a versare l’IMU al 50% per la casa in cui non risiede?

Il dubbio sorge perché nel momento in cui ci si separa, ovviamente. In quel caso, la “seconda casa” in cui il coniuge va ad abitare diventa la prima, e la prima casa cessa di essere la prima casa appunto perché uno dei due coniugi finisce per lasciare il tetto coniugale. Cosa deve fare quindi la persona in regime di separazione la cui casa è stata assegnata dal giudice all’ex partner?

La regola generale prevede infatti che se la casa non è la stessa di quella di residenza l’Imu deve essere pagata. Tuttavia, se in una separazione il giudice affida alla casa solo a uno dei due coniugi, l’obbligo grava solo su l’assegnatario. Questo significa che l’altro coniuge che ha lasciato la casa coniugale non deve pagare l’Imu sulla seconda casa.

In breve, il coniuge che deve abbandonare la casa coniugale, in seguito a provvedimento del giudice, non deve mai pagare l’IMU.