Stamattina alle 10.02 è avvenuto il miracolo: il sangue di San Gennaro a Napoli si è sciolto. Ma cosa sappiamo su questo fatto? E cosa succede se non si scioglie?
Il sangue di San Gennaro: tra mito e realtà
Ogni anno, il 19 settembre, i napoletani celebrano il loro patrono, San Gennaro, e assistono a un rito che ha affascinato il mondo per secoli: la liquefazione del suo sangue.
San Genna’ !… grazia !… grazia !
Faccia ‘ngialluta!… ‘o miraculo!…
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Questo verso proviene dalla fiaba “La Gatta Cenerentola“, una celebre fiaba di Giambattista Basile, divenuta poi opera teatrale in 3 atti grazie a Roberto De Simone. In quelle sette parole è racchiusa tutta la fede del popolo napoletano, che tratta San Gennaro quasi come un padre a cui rivolgersi per una grazia.
San Gennaro, vescovo di Napoli nel terzo secolo, è considerato un martire della Chiesa cattolica. La sua storia è avvolta da leggende e tradizioni che si mescolano con la storia reale. Ma è il suo sangue, conservato in due ampolle di vetro, che cattura l’immaginazione di tutti. Questo sangue, che si ritiene sia stato raccolto dopo la sua morte, è conservato nella Cattedrale di Napoli insieme a una reliquia del suo cranio.
Cosa dice la leggenda?
La leggenda narra che il sangue di San Gennaro si scioglie tre volte l’anno: il sabato precedente la prima domenica di maggio (traslazione dei resti del santo), il 19 settembre (il giorno del santo) e il 16 dicembre (giorno dell’eruzione de Vesuvio del 1631). Questo processo di liquefazione è un evento spettacolare, atteso con ansia dai napoletani. Se il sangue non si scioglie è un cattivo presagio per la città.
Gli scienziati hanno a lungo cercato spiegazioni razionali: dal vetro delle ampolle, alle condizioni ambientali e persino il movimento sismico, sono diventati fattori di studio. Eppure nulla è stato approvato dalla scienza. Il sangue di San Gennaro resta un mistero.
La Chiesa cattolica cosa ne pensa? Da una parte, la liquefazione del sangue di San Gennaro è considerata un miracolo e come tale è segno del divino. Dall’altra, non è riconosciuta ufficialmente dalla Chiesa, anche se tutti i Papi hanno mostrato grande interesse e curiosità verso il fenomeno.
Cosa succede se il sangue di San Gennaro non si scioglie?
Non sempre San Gennaro fa la grazia. Svariate volte, nel passato, il suo sangue non si è sciolto. Nel 1939, ad esempio. Ricordate questa data? Fu l’anno dell’inizio della Seconda Guerra Mondiale. E anche il 1940, anno in cui l’Italia entrò nel conflitto bellico. E nel 1943? Quell’anno ci fu l’invasione nazista a Napoli.
E, ancora, nel 1973, nel periodo della spaventosa epidemia di colera nella città; nel 1980 quando ci fu il terremoto che devastò Napoli e l’Irpinia. In tempi recenti, il 2016, a cui seguirono gli incendi sul Vesuvio e il terremoto di Ischia. O anche il nefasto 2020 e l’epidemia del Covid-19. Insomma, è una leggenda, una serie di coincidenze, è scaramanzia. Nessuno ci crede, ma se il sangue non si scioglie è un attimo pensare a qualcosa di brutto.
Però non pensiamoci. Il sangue si è sciolto. Tutto andrà bene.