A discapito di quanto si possa pensare, anche i formaggi possono essere associati alla comparsa del diabete di tipo 2 e dei suoi sintomi. Ecco la verità!
Il diabete di tipo 2 e l’associazione ai formaggi
Quando si parla di diabete di tipo 2, immaginiamo una patologia causata perlopiù da zuccheri e carboidrati complessi. Eppure anche il consumo di prodotti lattiero-caseari potrebbe far sviluppare questa patologia. Alcuni studi recenti hanno scoperto che non tutti i latticini hanno lo stesso impatto sulla salute metabolica.
La ricerca che prendiamo in considerazione è stata condotta in Svezia su oltre 26.000 adulti monitorati per più di due decenni, ci ha svelato che un elevato consumo di ricotta, fiocchi di latte e mascarpone, sia associato a un aumento del rischio del diabete di tipo 2. Al contrario, prodotti fermentati come yogurt, latte acido e formaggi stagionati sembrano offrire un effetto protettivo. Non importa solo la quantità di alimenti di derivazione casearia ma anche la tipologia degli stessi nella dieta quotidiana.
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Formaggio fermentato o no? La differenza che fa la differenza
Il primo dato da tenere in considerazione, riguarda il formaggio fermentato perché questo modifica la composizione chimica e la componente nutrizionale del prodotto finale. I latticini fermentati sono ricchi di probiotici, batteri benefici che migliorano la salute dell’intestino, aiutando a migliorare la glicemia.
I latticini non fermentati, al contrario, sono amici dell’aumento di peso e dell’insulino-resistenza, i due fattori legati all’insorgenza del diabete. E parliamo di un aumento del 9% del rischio di diabete di tipo 2, un valore che potrebbe sembrare basso, ma non lo è affatto.
Sembra strano pensare che un alimento così innocuo possa causa una patologia tanto invalidante, ma ovviamente è tutto legato al tipo di dieta seguita da un soggetto. Mangiare formaggio una volta ogni tanto è un approccio equilibrato, ma consumarlo quotidianamente è un errore da non fare.
Noi italiani tendiamo anche ad abusare di questo alimento, basta pensare quante ricette contemplino l’utilizzo di formaggio, oppure di quante volte lo mettiamo sulla pasta in abbondanza!
Una questione di scelte quotidiane
Il consiglio finale è adottare un approccio mirato e ponderato nella scelta dei latticini da includere nella propria alimentazione. L’idea è quella di prediligere prodotti fermentati come yogurt naturale e formaggi stagionati in modo da attuare una piccola prevenzione del diabete di tipo 2. Un altro consiglio è moderare il consumo di formaggi grassi e latte non fermentato, tipo l’amatissima mozzarella di bufala. Mangiarla una volta ogni due settimane va bene, però!
Non bisogna mai eliminare del tutto i latticini perché comunque forniscono elementi essenziali per il nostro benessere. L’importante è inserirli in modo bilanciato, senza eccessi né estremismi. Mantenere un peso corporeo sotto controllo e praticando regolarmente attività fisica, allontanerà il diabete di tipo 2. Non abbiate paura di consultare un medico o un nutrizionista per ricevere indicazioni personalizzate su quanto e quando mangiare i vostri formaggi preferiti.