Fuori dal carcere Josef Fritzl? La bestia che tenne rinchiusa sua figlia per 24 anni

By Luana Pacia

Ebbene sì! Il mostro austriaco, Josef Fritzl potrebbe ottenere la libertà dopo appena 15 anni di carcere. Da non credere!

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Josef Fritzl presto libero

Siamo nel cuore dell’Austria, dove il triste protagonista di una delle pagine più oscure della storia moderna, Josef Fritzl, ha recentemente ottenuto il via libera per essere trasferito in un carcere ordinario. Questo passo potrebbe aprire la strada alla sua possibile liberazione dopo 15 lunghi anni dietro le sbarre.

Fritzl, 88 anni di età, si è presentato oggi davanti a un tribunale austriaco per esprimere profondi rimpianti per aver imprigionato sua figlia Elisabeth in una cantina sotterranea, affermando di aver affrontato i suoi crimini con grande intensità emotiva. Oggi, visto presso il tribunale distrettuale di Landesgericht, si prepara al suo trasferimento dalla sezione ad alta sicurezza del carcere di Stein a una sezione più tradizionale. Tuttavia, la sua possibile eleggibilità per ottenere la libertà vigilata, prevista per marzo di quest’anno, sarà soggetta alla valutazione del suo stato di salute e della sua capacità di reintegrarsi nella società.

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Si ordina la continuazione delle sue sedute regolari di terapia, che si dice abbiano contribuito a “riabilitare” lo stupratore e assassino, come dichiarato dal suo avvocato, il dottor Astrid Wagner. Condannato all’ergastolo nel 2009 per aver segregato sua figlia, Elisabeth, nel seminterrato della sua casa ad Amstetten per 24 lunghi anni, Fritzl potrebbe tuttavia essere rilasciato per scontare il resto della sua pena in una struttura di cure dopo essere stato colpito da demenza.

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Nell’udienza odierna a Krems an der Donau è emerso che Fritzl aveva regolarmente consultato gli atti del suo processo del 2009. Ciò significa che ora potrebbe presentare un’altra domanda entro un anno per il suo trasferimento in una struttura di cure.

La storia che scosse il mondo intero

Nel tranquillo paesino di Amstetten, in Austria, si celava un oscuro segreto destinato a sconvolgere il mondo intero. Josef Fritzl, un uomo che agli occhi dei vicini sembrava ordinario, nascondeva dietro una facciata tranquilla un labirinto di orrore e degrado umano. La storia si svolge nel buio di un seminterrato, dove per 24 lunghi anni sua figlia Elisabeth fu prigioniera di un incubo senza fine. Rinchiusa in una prigione sotterranea, le sue urla disperate echeggiavano invano nelle pareti.

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Josef Fritzl, il carnefice di questa tragedia, alternava l’apparenza di un padre amorevole con il sadismo di un torturatore. Sette figli nacquero da questa terribile relazione, condannati fin dalla nascita a vivere nell’ombra, lontani dagli occhi del mondo. Nel 2008, la verità nascosta emerse quando Elisabeth fu finalmente liberata dalla prigionia, svelando al mondo intero l’orrore vissuto sotto la tirannia del padre. Le indagini rivelarono un groviglio di menzogne e perversioni, gettando luce su una delle pagine più oscure della storia moderna.

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Condannato all’ergastolo nel 2009, Fritzl sconta ora la sua pena dietro le sbarre di un carcere austriaco. Tuttavia, la possibilità di una sua liberazione, condizionata dalla sua salute precaria, fa riflettere sul concetto stesso di giustizia. La storia di Josef Fritzl non è solo un racconto di abusi indicibili, ma anche un monito sulla fragilità della condizione umana e sulla capacità dell’uomo di infliggere dolore e sofferenza. Un episodio che continua a gettare una lunga e sinistra ombra sulla coscienza umana.

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