Il focolaio della Febbre del Nilo continua ad espandersi nell’allevamento di Castel Volturno.
Dopo che il virus è stato individuato in un cavallo deceduto per problemi neurologici, sono stati poi segnalati altri 4 casi.
3 cavalli ed un poll, per la precisione, presenti sempre nello stesso allevamento. Gli animali sono risultati positivi al virus che si trasmette attraverso zanzare e che può colpire anche l’uomo.
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Che cosa sappiamo della Febbre del Nilo
Grazie all’indagine epidemiologica svolta dal personale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno (Unità Malattie esotiche e trasmesse da insetti vettori), insieme al servizio veterinario dell’Asl di Caserta e dei rappresentanti del Centro di riferimento Regionale per la Sanità Animale, si sono riuscite infatti a scoprire tali positività.
A questo proposito, l’Istituto zooprofilattico ha annunciato in una nota che: “L’azienda è stata messa in biosicurezza ed a seguito di successive analisi su insetti vettori presenti, verrà effettuato un trattamento di disinfestazione. È stato inoltre prodotto un buffer di protezione del raggio di 5 km con epicentro il focolaio, all’interno del quale sono state identificate e saranno campionate tutte le aziende in possesso di specie sensibili”.
La nota dell’Asl
L’Asl di Caserta, in una nota del direttore Amedeo Blasotti, ha poi sottolienato di aver “istituito una task force per il contenimento dell’infezione”.
Si legge nel comunicato che: “Si stanno mettendo a dimora le trappole – fa sapere l’Asl – per verificare il grado di infezione delle zanzare del luogo. Anche il centro trasfusionale sta applicando le misure di controllo previste in tali casi, come la verifica dell’eventuale presenza del virus nel sangue donato. Al fine delle prevenzione della malattia, si consiglia l’uso di repellenti fino ad almeno all’arrivo della stagione invernale”.