Dove buttare l’olio per friggere una volta usato? Si può riciclare per creare un prezioso alleato in casa!

By Luana Pacia

L’olio per friggere è un classico per la preparazione di piatti italiani ma è pericoloso se non smaltito in maniera corretta. Alcuni tendono a sottovalutare questo aspetto ma è importante capire cosa provoca all’ambiente e quali sono le regole in merito.

Olio per friggere nell’ambiente: cosa accade?

L’olio ha una densità molto particolare per cui non solo non si degrada facilmente ma, legandosi all’acqua, crea una patina sottile che non lascia penetrare la luce solare, creando gravissime conseguenze per l’ecosistema marino. Trattandosi di una sostanza non organica, permane nell’ambiente e si infiltra nei terreni e nei pozzi potabili, inquinando tutto ciò che incontra. Un unico litro di olio riesce a contaminare 1 milione di litri d’acqua, per cui basta un pizzico di superficialità per rovinare irrimediabilmente la preziosa natura che ci circonda.

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Dove buttare l’olio della frittura

Una volta usato, l’olio della frittura va gettato nel modo giusto. Non bisogna gettarlo nel water perché finirebbe nei condotti delle fognature, attaccandosi alle superfici e intasandoli. Senza considerare il cattivo odore in caso di ristagno! Il corretto smaltimento prevede il raffreddamento in bottiglie di plastica e il trasferimento in un’isola ecologica, qui verrà presa per essere smaltita senza alcun pericolo. Alcuni comuni dispongono anche di aree specifiche come punto di ritiro come pompe di benzina e supermercati. All’interno delle bottiglie andrà versato anche l’olio proveniente da altri alimenti come scatolette di tonno, alimenti sott’olio e quant’altro.

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Il riciclo dell’olio?

Mai pensato di riciclare l’olio? Il riciclo è una modalità tanto importante quanto necessaria per la preservazione del pianeta e per il riutilizzo delle sue materie prime. Anche l’olio per friggere già usato può godere di una seconda vita. Mediante la transesterificazione, molte aziende usano l’olio esausto per la produzione di bio-diesel. Trattasi di un processo molto particolare che consente di creare un combustibile ecologico molto meno inquinante rispetto al vero diesel. Un altro procedimento casalingo interessante è quello del sapone fai da te. L’olio esausto insieme alla glicerina, crea un mix ideale per la formazione del sapone. Basterà scaldare l’olio, versare 270 gr di soda caustica in acqua, quando quest’ultima raggiungerà i 50° versare l’olio scaldato e miscelare con un frullatore a immersione. Pian piano la consistenza diverrà cremosa, a quel punto aggiungere l’olio essenziale preferito e versare il composto in uno stampo dove verrà lasciato a raffreddare. Una volta finito, il sapone sarà pronto per essere usato o regalato!

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