Subentrata alla guida di Dior nel 2016 come capo stilista Maria Chiara Chiuri è la prima donna a guidare la rinomata maison francese. Eclettica, originale, per molti visionaria la design ha rivoluzionato lo stile Dior che fino al suo arrivo appariva statico e privo di suscitare particolari emozioni. Per la Chiuri è stata una sfida con il mondo della moda internazionale ma anche con se stessa e oggi, all’alba dei suoi oltre 50 anni, può dirsi soddisfatta delle sue scelte.
Maria Chiara Chiuri gode di una stima internazionale accertata e oggi è anche stata inserita da Forbes nella classifica delle donne over più influenti al mondo. Un riconoscimento che ha esaltato la stilista. In una recente intervista la direttrice creativa di Dior ha infatti condiviso la sua gioia per il merito che l’è stato attribuito: “Che io abbia più di 50 anni lo sanno tutti, ma sapevate che sono tra le Forbes 50 over 50?”.
Appena 57 anni Maria Chiara Chiuri vanta una carriera nella moda di tutto rispetto. Prima d’approdare nella maison Dior ha lavorato per Fendi e Valentino dove ha saputo distinguersi mettendo la sua firma ad alcune collezioni. Doti creative innate, passione per la moda e per il bello la stilista ha portato in casa Dior una ventata di freschezza e novità facendo debuttare la griffe in un contesto moderno ma nel rispetto delle tradizioni stilistiche. I suoi meriti sono oggi palesemente riconosciuti e spesso il suo stile innovativo è d’esempio per molti brand.
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50 Forbes over 50 made in Italy: Maria Chiara Chiuri, Donatella Versace e Barbara Jatta, Stefania Triva
Nella rinomata e apprezzata classifica di Forbes dedicata alle donne over 50 più influenti al mondo come italiane ci sono oltre a Maria Chiara Chiuri che si è guadagnata questo titolo con merito anche Donatella Versace che occupa il quarto posto del top, piazzamento davvero prestigioso.
Nella hit anche Barbara Jatta, direttrice Musei Vaticani, Stefania Triva, CEO di Copan azienda bresciana che produce test per la positività al Covid. Donne che in questi ultimi anni caratterizzati dall’avvento della pandemia hanno saputo fare la differenza emergendo in un contesto difficile.