Il Digiuno intermittente 4:3 è una modalità che si ispira al digiuno intermittente, ma con risultati migliori. E se è la scienza a dirlo…
Come funziona il Digiuno Intermittente 4:3?
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Una nuova ricerca ha evidenziato che il digiuno intermittente secondo lo schema 4:3 è ideale per perdere peso più velocemente. Si tratta di un’assunzione calorica ridotta a circa 500 kcal per tre giorni non consecutivi alla settimana, con un’alimentazione regolare nei restanti quattro. Molto semplice quindi.
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Lo studio è stato condotto da un team di ricercatori della University of Colorado School of Medicine e pubblicato sulla rivista Annals of Internal Medicine. I tester sono stati 165 adulti in sovrappeso o obesi, monitorati per un periodo di 12 mesi.
I partecipanti sono stati suddivisi in due gruppi: uno ha seguito il modello di digiuno intermittente 4:3, l’altro una restrizione calorica giornaliera costante progettata per generare un deficit energetico del 34,3%. Nei giorni “liberi”, i soggetti del primo gruppo sono stati comunque incoraggiati a mantenere uno stile alimentare equilibrato. Quindi per 3 giorni seguivano il digiuno intermittente, mentre gli altri 4 giorni mangiavano liberamente ma senza strafare.
Per entrambi i gruppi, era previsto un abbonamento gratuito in palestra e la raccomandazione di praticare almeno 300 minuti di attività fisica a settimana. Ognuno era libero di scegliere quanto praticare l’attività fisica e, soprattutto, se farla oppure no. I partecipanti hanno inoltre ricevuto supporto comportamentale, istruzioni sul conteggio delle calorie e indicazioni per bilanciare l’assunzione di macronutrienti.
Quindi, ricapitolando, i due gruppi hanno seguito due diete diverse, ma hanno ricevuto le stesse istruzioni. Dopo un anno, i risultati hanno parlato chiaro perché il gruppo del digiuno intermittente aveva perso in media il 7,6% del proprio peso corporeo, mentre quello della restrizione calorica aveva registrato un calo del 5%.
Inoltre, il 58% di chi seguiva il digiuno aveva ottenuto una perdita di peso pari o superiore al 5%, rispetto al 47% dell’altro gruppo.
Ciò ha confermato che entrambe le diete avevano ricevuto dei frutti, ma il digiuno intermittente 4:3 aveva una marcia in più.
Altri miglioramenti grazie al digiuno
Se la perdita di peso non basse, i ricercatori hanno notato miglioramenti anche nella salute cardiovascolare tra i partecipanti al digiuno intermittente, con valori migliori della pressione arteriosa sistolica, del colesterolo e della glicemia.
Secondo i ricercatori, quindi, scegliere questo metodo potrebbe aiutare tutte quelle persone che hanno un pessimo rapporto con le diete in generale, in quanto più facile da mantenere nel tempo rispetto alle altre. Il motivo è molto semplice: grazie alla maggiore flessibilità e alla possibilità di includere periodi di alimentazione normale. Per questo motivo, il digiuno intermittente potrebbe diventa un’ opzione valida e supportata da evidenze scientifiche.
L’unico fattore negativo è nella meticolosa organizzazione dei pasti durante i giorni del digiuno, con un preciso conteggio delle calorie e della preparazione dei pasti. Vale la pena discuterne con il proprio medico curante e valutare se poterla seguire.