A Ferrara introdotta la sanzione per i genitori dei bulli

By Ana Maria Perez

Il fenomeno del bullismo, sempre più preoccupante

Il bullismo è un fenomeno che preoccupa sempre di più. I casi di bullismo a scuola incrementano costantemente. Per sensibilizzare la popolazione sul fenomeno del bullismo è stata introdotta nel 2017 la giornata contro il bullismo, che si celebra il 7 febbraio. Solo qualche ora fa leggevamo sui quotidiani la notizia di un ragazzo di 12 anni bullizzato a Verona perché un incidente lo ha sfigurato. Oppure, possiamo raccontare del recente caso di bullismo che si è verificato a Ozieri (Sardegna). Un ragazzo di 13 anni è stato pestato selvaggiamente; tuttavia, l’unico colpevole identificato con sicurezza ha meno di 14 anni e non è processabile, pertanto la procura ha archiviato il caso. E sono soltanto gli ultimi due episodi di bullismo diventati “virali”. E bisogna dire che in merito al fenomeno, le famiglie dei più giovani si dimostrano spesso preoccupate per alcuni atteggiamenti “permissivi” da parte dei genitori dei bulli.

Un regolamento del Comune di Cento (FE) per combattere il fenomeno

Per combattere il fenomeno, a Ferrara (Cento) il Comune ha deciso di approvare un regolamento che prevede all’articolo 7 bis di sanzionare le famiglie dei bulli. La notizia ha fatto subito il giro del web e ha trovato il grande plauso dei social. Il sindaco di Cento, Edoardo Accorsi ha dichiarato che l’obiettivo del provvedimento è sensibilizzare i genitori sul disagio che c’è alla base e che fa scattare l’aggressività.

Una sanzione da 100 a 300 euro

Una volta approvato il nuovo regolamento, che andrà in Consiglio giovedì p.v. (23/03), la polizia potrà applicare una sanzione da cento a trecento euro per atteggiamenti tipici del “bullismo”. Cioè per i comportamenti che potrebbero pregiudicare la sicurezza urbana e la convivenza civile. A pagare dovranno essere i soggetti che esercitano la patria potestà sui minorenni ritenuti responsabili dell’atteggiamento “incriminato”. Si fa riferimento a comportamenti intimidatori e aggressivi, ma anche al solo fatto di infastidire gli altri all’interno delle scuole, dei mezzi di trasporto e delle aree pubbliche. A fare scattare la sanzione basterà la testimonianza di coloro che hanno presenziato il fatto (professori, compagni di scuola, altri) e potranno riferire elementi utili ad accertarlo.

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