L’Italia al primo posto per il consumo d’acqua pro capite
Secondo l’Eurostat, l’Italia è il paese dell’Unione Europea che consuma più acqua potabile in termini di litri al giorno. Completano il podio Portogallo e Francia. I Paesi più “conservativi” sono Estonia, Malta e Slovacchia. In Italia, secondo uno Studio di depurtecnica, la città più virtuosa è Macerata (6,6% di dispersione idrica), mentre all’ultimo posto si trova Frosinone (71,9%). Tenuto conto del problema della siccità che sta colpendo tutto il Paese, occorre fare un punto sulla crisi idrica e i provvedimenti in corso per risolvere l’emergenza.
Tre milioni e mezzo d’italiani colpiti dalla siccità
La siccità colpisce più di 3 milioni di italiani. Secondo l‘ANBI (osservatorio delle risorse idriche) tra il 6% e il 15% della popolazione italiana vive in territori esposti ad una siccità estrema. Secondo Francesco Vincenzi, Presidente dell’Anbi, per quella fetta della popolazione l’acqua del rubinetto non può essere data per scontata. Stanti le dichiarazioni dei tecnici, il problema della mancanza di infrastrutture adatte a gestire le risorse idriche interessa tutto il Paese, da Nord a sud. Al Sud si è costretti a rilasciare in mare quantitativi non sfruttati di acqua. Al Nord si raccoglie soltanto una piccola parte del prezioso liquido proveniente dallo scioglimento della neve.
Il tavolo del governo per risolvere l’emergenza
Nella giornata di ieri, 1 marzo del 2023, si è riunito un tavolo del governo per studiare la situazione di emergenza e varare entro breve un provvedimento urgente. Il decreto dovrebbe presentare “semplificazioni e deroghe per fronteggiare l’argomento”. Inoltre, si dovrà nominare un commissario straordinario per la crisi. Secondo il ministro Lollobrigida servono soluzioni strategiche e definitive, come la pianificazione degli acquedotti. Sarà necessario semplificare le norme per potere attuare il provvedimento in tempi brevi. Per adesso ci sono 8 miliardi di euro a disposizione, ma i tempi per la realizzazione dei progetti sono lunghi. Entro breve dovremmo avere delle novità.
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Il Veneto in affanno
Nel frattempo , stamane l’assessore all’ambiente della Regione Veneto ha lanciato l’allarme. Il politico prospetta un’estate particolarmente complessa se non dovesse piovere per almeno un mese di fila. Le precipitazioni di gennaio, generose, non sono riuscite a recuperare quanto perso nel corso dell’estate scorsa.
Ana nasce in Spagna, si laurea a 22 anni in Scienze Liguistiche e della Comunicazione. Dopo un’esperienza nel Regno Unito si trasferisce a Trieste, dove vive tuttora. Ha maturato esperienza come consulente aziendale e collaborato con diverse case editrici. Ha pubblicato cinque libri ed è copyrighter e Search Quality Rater.