“La dispersione scolastica implicita, cioè l’incapacità di un ragazzo/a di 15 anni di comprendere il significato di un testo scritto, è al 51%.”, è questo il quadro drammatico dell’istruzione degli adolescenti di oggi.
I più colpiti? Studenti di famiglie povere
I più colpiti sono gli studenti delle famiglie povere, a riferlirlo è Caudio Tesauro, Presidente di Save the Children Italia.
Per Tesauro . la crisi ha colpito, in maniera ingiusta, ragazzi e bambini investendo anche la loro istruzione : 1,384 bambini vivono in povertà assoluta (l dato più alto degli ultimi 15 anni) e un bambino in Italia oggi ha il doppio delle probabilità di vivere in povertà assoluta rispetto ad un adulto, il triplo delle probabilità rispetto a chi ha più di 65 anni”.
ll presidente di Save The Children ha poi ricordato ad ANSA: “Più di due milioni di giovani, ovvero 1 giovane su cinque fra i 15 e i 29 anni, è fuori da ogni percorso di scuola, formazione e lavoro. In sei regioni, il numero dei ragazzi e delle ragazze Neet ha già superato il numero dei ragazzi, della stessa fascia di età, inseriti nel mondo del lavoro. In Sicilia, Campania, Calabria per 2 giovani occupati ce ne sono altri 3 che sono fuori dal lavoro, dalla formazione e dallo studio. Dati che – ha sottolineato – fanno a pugni con la richiesta del mondo produttivo”.
Sempre più giovani senza formazione ed impiego
Sono sempre di più i giovani senza formazione e senza impiego: “Nel nostro Paese, in 6 regioni, i neet, giovani senza formazione e impiego, hanno superato i coetanei con un lavoro, sono 2 milioni in totale in Italia”.
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Ha detto poi Daniela Fatarella, Direttrice Generale di Save the Children Italia durante “Impossibile 2022”.
“Gli investimenti sull’infanzia – ha aggiunto – vanno blindati. Per sviluppare strategie efficaci serve conoscere i dati e costruire indicatori per misurare l’impatto. Territori e innovazione sociale siano al centro delle governance”.