Agcom e le nuove regole dopo il caso “Balocco” e le altre iniziative benefiche di Chiara Ferragni
In questi ultimi giorni i media (giornali, TV, social media, radio) si sono sbizzarriti sulla notissima influencer Chiara Ferragni, che con 29 milioni di follower (oops!, forse prima dei suoi “guai”) è stata protagonista di una vicenda nazionale assai discussa, per la quale l’imprenditrice ha chiesto scuse pubblicamente. Si tratta del famoso scandalo “Balocco” che, insieme ad altre sue iniziative benefiche (ora messe in discussione), la vedono indagata dalla procura di Milano per frode in commercio e truffa. Ebbene, ieri l’Agcom (consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) si è espresso con le nuove linee guida che dovranno rispettare gli influencer in Italia nel rispetto della legge.
In questo post vi parliamo della decisione dell’Agcom, delle varie azioni pubblicitarie a scopo di beneficenza intraprese da Chiara Ferragni, ora sotto l’occhio del ciclone, e di alcuni casi considerati riconducibili alle attività degli influencer oggi ritenuti “borderline”
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Le linee dell’Agcom sugli influencer da quanti milioni di follower?
L’Agcom ha rivelato che, dopo il caso di Chiara Ferragni, sono state approvate all’unanimità nuove linee guida e l’istituzione di un tavolo tecnico. Il Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni riferisce che “a seguito di una consultazione pubblica ampiamente partecipata, ha approvato all’unanimità le Linee guida volte a garantire il rispetto da parte degli influencer delle disposizioni del Testo unico sui servizi di media audiovisivi“.
“La crescente rilevanza e diffusione dell’attività degli influencer, definiti come soggetti che creano, producono e diffondono al pubblico contenuti audiovisivi, sui quali esercitano responsabilità editoriale, tramite piattaforme per la condivisione di video e social media, ha sollecitato l’Autorità a intervenire. Le Linee guida oggi approvate costituiscono un primo importante passo“.
Le nuove regole valide per gli influencer da quanti milioni di follower?
La nota che ha pubblicato l’Agcom dice così:
“Ferma restando la disciplina nazionale e la regolamentazione dell’Autorità in materia di contenuti generati dagli utenti distribuiti su piattaforme di condivisione video, le Linee guida definiscono un insieme di norme indirizzate agli influencer operanti in Italia che raggiungono, tra l’altro, almeno un milione di follower sulle varie piattaforme o social media su cui operano e hanno superato su almeno una piattaforma o social media un valore di engagement rate medio pari o superiore al 2% (ossia, che hanno suscitato reazioni da parte degli utenti, tramite commenti o like, in almeno il 2% dei contenuti pubblicati)“
“Le previsioni riguardano, in particolare, le misure in materia di comunicazioni commerciali, tutela dei diritti fondamentali della persona, dei minori e dei valori dello sport, prevedendo un meccanismo di richiami e ordini volti alla rimozione o adeguamento dei contenuti. In caso di contenuti con inserimento di prodotti, gli influencer sono tenuti a riportare una scritta che evidenzi la natura pubblicitaria del contenuto in modo prontamente e immediatamente riconoscibile.
Le Linee guida dispongono, inoltre, l’avvio di un Tavolo tecnico per l’adozione di un codice di condotta che definisca le misure a cui gli influencer si dovranno attenere Il codice sarà redatto nel rispetto dei principi che informano le Linee guida e prevederà sistemi di trasparenza e riconoscibilità degli influencer che dovranno essere chiaramente individuabili e contattabili.
Al Tavolo tecnico parteciperanno anche soggetti che solitamente non rientrano nel perimetro normativo e regolamentare dell’Autorità, quali quelli che popolano il mondo dell’influencer marketing, quindi non solo influencer, ma anche soggetti che operano quali intermediari tra questi e le aziende. Ciò permetterà di recepire le istanze di questi soggetti e di indirizzarne l’azione, avvalendosi delle buone prassi in materia, verso il rispetto delle regole. L’iniziativa è in linea con altre iniziative nazionali adottate da altri Stati membri dell’Unione e con le analisi e le soluzioni proposte in relazione alle attività degli influencer dal Gruppo dei regolatori europei dell’audiovisivo – ERGA“.
Le norme
• Le sanzioni per le stelle dei social con un milione di follower partono da 258 mila euro per promozioni non dichiarate.
• È vietato promuovere prodotti con nicotina, pubblicizzare alcool e gioco d’azzardo.
• Un tavolo tecnico definirà in modo più operativo che cosa sarà lecito e che cosa no.
• Nel radar del Garante tutti gli influencer che parlano italiano.
L’exploit del Ministro Salvini sul caso Ferragni
Il Ministro Matteo Salvini aveva dichiarato a RTL 102.5 in Non Stop News: “il paese non dipende da Chiara Ferragni; la politica ha cose più importanti dei pandori di cui occuparsi. Non mi piace l’accanimento a prescindere su qualcuno in difficoltà. Quante volte Fedez ha polemizzato con me? Ma il problema dell’Italia non è Chiara Ferragni. Ci sarà un processo. Fedez e Ferragni sono un universo lontanissimo da me, però la cattiveria e il livore di questi giorni mi lascia sconcertato”
Il pandoro “incriminato” che si vende a prezzi folli
Mentre l’Agcom decide e la nota imprenditrice (Chiara Ferragni, ovviamente) cerca di mantenere la calma dopo aver perso migliaia di influencer ed essere stata abbandonata da diversi brand importanti, il pandoro della “vergogna” (pandoro Pink Christmas) alza “la testa” e riceve offerte fino a 250 euro sui siti di compravendita online. La notizia è data da Coldiretti, che sottolinea che, mentre i i saldi arrivano anche a tavola per i prodotti tipici delle feste di Natale e Capodanno (con sconti che arrivano fino al 70%), l’opportunità non vale certo per il dolce promosso dall’influencer e poi ritirato dagli scaffali.
In realtà, a dare una notizia ancora più “scandalosa” è stato Milano Today, che ha rivelato che sulla famosa piattaforma Ebay si trovano i pandori dell’infuencer, con prezzi variabili: la forbice va dai 20 fino a oltre 500 euro. È il caso di Luigi che vende il dolce con lo zucchero a velo rosa con una base d’asta di 599 euro, ma per essere sicuri di accaparrarselo con l’opzione “Compralo subito” bisogna mettere sul piatto ben 840 euro. Ci pensate? Mah! Sarà!