In Italia, i mesi autunnali e invernali, da ottobre a dicembre, sono i più critici per l’arrivo del maltempo, ma anche settembre si conferma un mese problematico, soprattutto per le regioni settentrionali. La Liguria ricorda bene le devastanti alluvioni del 2011, che hanno trasformato strade e fiumi in torrenti di fango, lasciando un segno indelebile delle conseguenze del dissesto idrogeologico.
Nel 2024, l’Emilia Romagna, già duramente colpita in primavera dello scorso anno, si ritrova di nuovo a fare i conti con un allagamento devastante. Il Maltempo, oltre a questa regione, sta colpendo anche le Marche dopo essere passato anche in Puglia, Lombardia e Liguria nei giorni scorsi. Vediamo gli ultimi aggiornamenti.
Maltempo in Emilia Romagna, 18-19 settembre 2024
Il maltempo mette sotto scacco l’Emilia Romagna, dove negli ultimi giorni si sono registrati oltre 500 interventi di soccorso. I Vigili del Fuoco hanno operato intensamente nelle province di Ravenna e Forlì-Cesena, dove le esondazioni dei fiumi Senio e Lamone hanno costretto all’evacuazione molte persone rimaste bloccate nelle loro abitazioni. In particolare, a Ravenna e nelle zone circostanti, il livello dell’acqua è cresciuto rapidamente, rendendo necessario l’utilizzo di elicotteri per i soccorsi.
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Il maltempo ha anche causato decine di frane, soprattutto nel Bolognese, con strade bloccate e collegamenti ferroviari interrotti. A Forlì, i soccorritori hanno evacuato diverse persone, inclusi disabili, da una residenza sanitaria, mentre altre operazioni hanno riguardato il recupero di automobilisti intrappolati.
La Protezione Civile è intervenuta con colonne mobili e team specializzati per fronteggiare le emergenze idrogeologiche. Nonostante l’allarme per l’esondazione dei fiumi Marzeno e Lamone, al momento non si registrano vittime o dispersi. Le operazioni di soccorso proseguono senza sosta, mentre la regione resta in stato di allerta per ulteriori peggioramenti climatici.
Maltempo nelle Marche, 18-19 settembre 2024
Le Marche stanno affrontando un’emergenza maltempo che ha causato gravi danni e disagi in tutta la regione, con oltre 300 interventi dei Vigili del fuoco. Le forti piogge hanno provocato frane, allagamenti e smottamenti, soprattutto nelle province di Ancona, Macerata e Ascoli Piceno. In molte località, come Osimo e Ponterotto, squadre di soccorso sono intervenute per salvare automobilisti in difficoltà e evacuare famiglie minacciate da frane e alluvioni.
Le unità dei Vigili del fuoco sono state rafforzate con personale proveniente da altre regioni, come Lombardia e Toscana, per fronteggiare le situazioni critiche, inclusa l’esondazione del torrente Arzilla e la chiusura di diverse strade. La Protezione civile ha emesso un’allerta arancione lungo la costa, mentre il Centro operativo comunale di Ancona coordina le operazioni di soccorso e monitoraggio.
La solidarietà tra regioni si manifesta attraverso l’invio di soccorsi, con l’obiettivo di affrontare una situazione in continuo peggioramento, aggravata dalle previsioni meteo negative. Il maltempo continua a flagellare la zona, con forti piogge che ostacolano il ripristino della normalità.
Altre notizie: l’incendio a Milano e lo sciopero trasporto del 20 settembre 2024
Oltre al maltempo, da Milano giunge la notizia di un grosso incendio divampato nella notte, coinvolgendo anche persone senzatetto. Le fiamme sono scoppiate intorno alle 5 del mattino in un capannone dismesso in via Andrea Cesalpino, nella zona nord-est della città. Il magazzino, utilizzato come rifugio da senzatetto, è stato completamente distrutto dalle fiamme, accompagnate da esplosioni che hanno allarmato i residenti.
I Vigili del fuoco, intervenuti con dieci squadre, hanno domato l’incendio e, per precauzione, evacuato due palazzine vicine. Fortunatamente, all’interno non sono state trovate persone e non si registrano feriti, anche se alcune testimonianze parlano di senzatetto che si sarebbero allontanati prima che il rogo si propagasse. Le cause dell’incendio sono in fase di accertamento, ma si ipotizza che possa essere stato causato da un fuoco acceso per riscaldarsi.
Venerdì 20 settembre 2024, uno sciopero nazionale dei trasporti pubblici metterà a rischio autobus e metropolitane in diverse città italiane. La protesta è stata indetta dai sindacati CUB Trasporti, Cobas Lavoro Privato, ADL Cobas e Sindacato Generale di Base, con l’obiettivo di ottenere aumenti salariali di 300 euro, riduzioni dell’orario lavorativo a 35 ore settimanali e migliori tutele per la salute e sicurezza. Le principali città come Milano, Roma, Napoli e Bologna saranno colpite, con possibili disagi e interruzioni del servizio. Saranno garantite delle fasce di operatività minima, ma i trasporti potrebbero essere sospesi per gran parte della giornata, causando significativi disagi ai pendolari e agli utenti del trasporto pubblico locale.