Fare una pausa pranzo in un Autogrill lungo le autostrade italiane può essere un’esperienza molto costosa. I prezzi dei panini, ad esempio, possono raggiungere gli 8 euro, circa il 70% in più rispetto ai bar tradizionali. Anche altre consumazioni, come cappuccini e brioche, sono vendute a prezzi superiori: il cappuccino costa il 12% in più e le brioche il 26% in più. Altroconsumo ha effettuato un’indagine in 22 aree di servizio tra Milano, Napoli, Roma e Venezia, confermando questi rincari.
Impatto dei costi sulle vacanze
Con l’arrivo delle vacanze estive, ci si potrebbe trovare a dover fare i conti con aumenti dei costi in diversi ambiti, inclusi i prezzi delle spiagge, che sono saliti del 4% rispetto al 2023. Per chi viaggia in auto, è consigliabile pianificare attentamente per evitare spese eccessive. È importante eseguire controlli sull’auto prima di partire e organizzare il viaggio per ridurre al minimo i costi imprevisti e lo stress. Non bisogna sottovalutare anche i rincari dei pedaggi autostradali, in vigore da gennaio, e del Telepass base dal 1° luglio.
Oltre agli aumenti dei pedaggi autostradali, dal 1° luglio anche il costo del Telepass base è aumentato. Se il tuo piano Telepass non è più conveniente, considera di disdire entro i termini e valutare alternative come UnipolMove e MooneyGo per risparmiare sul telepedaggio. Prepararsi in anticipo con cibo e bevande può anche aiutare a ridurre le spese durante il viaggio.
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I prezzi folli negli Autogrill
Panini
Mangiare un panino in autogrill può costare fino a 7 euro, molto più dei 4,20 euro di un bar normale. Fare colazione in autogrill è altrettanto costoso: un cappuccino costa in media 1,84 euro e una brioche 1,72 euro, rispetto ai 1,64 euro e 1,57 euro nei bar cittadini. Anche il caffè semplice in autogrill costa il 14% in più rispetto ai bar. Questo rappresenta una spesa significativa, soprattutto per chi viaggia con la famiglia e deve fare più soste durante il tragitto.
Acqua e bibite
L’acqua in bottiglia, indispensabile soprattutto nei giorni più caldi, costa in media 3,16 euro al litro in autogrill, molto più dei 35 centesimi al litro al supermercato. Anche le bibite gassate, come aranciata e cola, sono care, con un costo medio di 8 euro al litro. I formati più piccoli risultano essere i più costosi al litro, un fenomeno noto come shrinkflation. Questo significa che, per mantenere il prezzo finale simile, i produttori riducono la quantità del prodotto, aumentando di fatto il prezzo per unità di misura.
Energy drink e gelati
Gli energy drink in autogrill possono costare fino a 16 euro al litro, con notevoli variazioni tra i diversi marchi. Anche i gelati sono piuttosto costosi, con una spesa media di 3 euro per un gelato confezionato e un prezzo al chilo che può superare i 50 euro per alcune varianti. Tra i gelati, i formati più piccoli sono quelli che fanno lievitare maggiormente i prezzi al chilo. Ad esempio, una lattina di Red Bull da 250 ml arriva a costare 16 euro al litro.
Snack dolci e salati
Gli snack, come patatine, cracker e cioccolato, hanno prezzi variabili ma generalmente elevati. Le patatine nei formati più piccoli possono costare più di 50 euro al chilo. Anche i cracker e il cioccolato hanno prezzi al chilo molto superiori rispetto ai supermercati, con differenze che arrivano fino all’80%. Le confezioni più piccole, spesso preferite dai viaggiatori per comodità, sono quelle che mostrano i maggiori rincari.
Nei punti di ristoro considerati abbiamo trovato spesso patatine a marchio San Carlo tranne in due casi in cui abbiamo rilevato Pringles e Amica chips. Quanto spendiamo per un sacchetto di patatine? Da 1,50 a 4 euro, ma i formati variano molto e impattano significativamente sul prezzo al chilo. La gamma di prodotti tra cui scegliere includono pacchetti piccoli da 45 g e formati famiglia da 190 che corrispondono a prezzi molto diversi
Per i cracker abbiamo riscontrato una certa uniformità nella proposta: abbiamo trovato quasi sempre il prodotto Tuc Original nel formato da 100 g. Solo in un caso abbiamo rilevato un prodotto diverso: Ritz da 200 g. I prezzi delle confezioni di Tuc variano molto, in media un pacchetto costa 3,16 euro, ma abbiamo casi in cui è venduto a 2,44 euro e casi in cui si arriva a 3,55 euro. Per i cracker Ritz il prezzo rilevato è di 3,99 ma la confezione è da 200 g.
Per acquistare una tavoletta di cioccolato da circa 100 g in autostrada si spende in media 3,70 euro, ma i prezzi possono variare da 1,20 a ben 6,29 euro. Nei punti vendita visitati abbiamo trovato anche formati più grandi tra i 200 g e i 300 g: per questi formati il prezzo di una confezione varia tra i 5 e i 6 euro. Anche per il cioccolato, come visto anche su altre categorie merceologiche, constatiamo prezzi elevati. Una tavoletta di cioccolato di peso inferiore ai 300 g al supermercato costa in media 19 euro al chilo, negli store della ristorazione autostradale circa 35 euro al chilo: l’80% in più.