Dal Covid al post covid, come sono cresciuti i ristoranti in Italia.
Il Sole24ore, insieme a TheFork e Format Research, ha portato alla luce questa mattina interessanti riflessioni sui ristoranti. E, di conseguenza, sui consumi privati durante i weekend e le vacanze, evidenziando il passaggio dal periodo pandemico alla fase post-COVID.
È innegabile che la digitalizzazione e i servizi online di prenotazione mobile abbiano giocato un ruolo significativo nella crescita di questa tendenza. Già prima della pandemia, tali servizi avevano introdotto una nuova abitudine nel modo in cui le persone scelgono e prenotano i loro luoghi di ristoro, utilizzando piattaforme come TheFork di TripAdvisor per valutare e prenotare i posti. I ristoranti, consapevoli di questa evoluzione, hanno adottato strategie mirate a migliorare la propria visibilità online e sui social media, oltre a innovare nella proposta culinaria, mescolando tradizione e nuove tendenze.
Durante i periodi di lockdown, le app di prenotazione hanno assunto un ruolo ancora più rilevante, e molti ristoranti hanno adattato la propria attività offrendo servizi di consegna a domicilio quando era possibile. Tuttavia, mentre ci allontaniamo progressivamente dai tempi dei lockdown, è legittimo chiedersi cosa ci riserva il 2024 e come influenzerà la stagione estiva in arrivo. Siamo di fronte a un’ulteriore trasformazione nei modelli di consumo? Solo il tempo lo dirà.
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Ristoranti che aprono e che chiudono: cosa è successo tra 2022 e 2023? Torino è la città con più nuove attività nel ’22.
Ecco i dati cruciali forniti da TheFork e Format Research riguardanti il settore della ristorazione. Si è registrato il numero di ristoranti aperti e chiusi, evidenziando come la ristorazione sia uno dei settori preferiti da molti disoccupati alla ricerca del primo impiego o desiderosi di avviare una propria attività.
Nel 2022, il saldo tra le aperture e le chiusure era negativo, con una differenza di 1277 unità tra le realtà chiuse e quelle aperte. Nel 2023, una volta superata completamente la pandemia, abbiamo assistito all’apertura di 4983 nuove imprese nel settore, un dato che si avvicina alla soglia dei 5000. Tuttavia, purtroppo, si è registrato anche il cessare dell’attività per 4196 unità. Nonostante ciò, il saldo annuale rimane positivo, evidenziando un trend di crescita complessiva nel settore. Nel 2022, Torino è stata la città che ha visto il maggior numero di nuove aperture di ristoranti, con un aumento del 12%, seguita da Monza e Milano.
Con la ripresa dei consumi corrono anche le catene di ristoranti
In Italia come nel mondo non esistono soltanto singoli ristoranti ma catene, i grandi brand della ristorazione quelli che per investire e aprire nuove sedi come dato importante devono considerare i consumi. TheFork ha fornito diversi dati sulle prenotazioni online per i ristoranti, è innegabile che con la fine della pandemia le percentuali sono salite. Si ritorna vicini ad una situazione pre covid dove i servizi con app crescevano per ristorazione, turismo e divertimenti.
Quali sono i giorni in cui famiglie e lavoratori sono più liberi? Il sabato +26% di prenotazioni, il venerdì + 18% di prenotazione e domenica +17%. La domenica precede il rientro lavorativo. Andare al ristorante o in pizzeria o nei fast food per una cena veloce non manca mai nelle scelte delle famiglie, delle coppie e di gruppi di amici.
Così, TheFork rivela cosa vogliono molti utenti: un ristorante che abbia subito il posto anche con poche ore di anticipo nella prenotazione. “La maggioranza degli utenti prenota poche ore prima del pasto con una media di 6,8 ore di anticipo, con il 42% che effettua la prenotazione entro 4 ore dalla visita al ristorante. In più della metà dei casi (56%) lo scontrino varia tra i 25 e i 40 euro, ma il 33% degli utenti rimane sotto i 25 e e solo il 4% dichiara una spesa maggiore di 50 euro” (Fonte: S24O).