Smog, cosa succede se si respira sempre aria inquinata? L’esperimento scientifico che ci fornisce alcune risposte

By Iole Di Cristofalo

smog, aria inquinata, un esperimento sugli effetti
Credit photo: pixabay

Smog e l’esperimento inglese per scoprire nuove conseguenze dell’aria inquinata

Nell’abstract di questo articolo ho citato alcune città italiane con alti livelli di smog e tra queste c’è Roma con dati di emergenza che molto spesso diventano preoccupanti.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità, però, ci fornisce un altra percentuale, ancor più allarmante. Il 99% della popolazione mondiale respira inquinanti pericolosi giornalmente e a livelli fuori limite. Pensate a Città del Messico, New York, Tokyo e altre megalopoli caratterizzate da alto traffico di macchine e camion. Negli Stati Uniti tutto ciò, hanno iniziato da tempo a mostrarlo e segnalarlo ai guidatori con Google Maps.

Gli effetti sulla salute ci sono, anche se spesso non sono visibili e immediati. Gli scienziati conoscevano bene le conseguenze dell’aria inquinata su gravidanze, salute cardiovascolare, incidenza di malattie croniche. Nel Regno Unito, l’Università del Manchester ha voluto indagare gli effetti dello smog sul cervello. 13 volontari si sono sottoposti ad un esperimento, hanno inalato con aerosol aria inquinata, ovvero quello che respirano tutti i giorni in una strada molto trafficata e magari con poche correnti d’aria.

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Smog ed effetti sul cervello: cosa sappiamo e cosa ancora dobbiamo scoprire

Ci sono già stati studi scientifici sulle conseguenze tra aria inquinata e salute mentale, molto spesso gli effetti sono stati studiati all’interno di problemi integrati, ad esempio la salute cardiovascolare, l’infanzia, gli effetti su gravidanza: madre e nascituro.

Adesso, i ricercatori hanno deciso di fare analisi più mirate. Ian Mudway, tossicologo ambientale spiega che “negli ultimi 10 anni abbiamo iniziato a vedere associazioni statistiche tra l’inquinamento dell’aria e un’intera gamma di problemi legati al cervello – da come i bambini apprendono, al modo in cui cambiano le loro facoltà cognitive, fino ai problemi di salute mentale e al rischio aumentato di demenze“.

L’aria inquinata non è solo fuori casa, ecco come produciamo smog

L’aria inquinata non è solo fuori casa, spesso lo smog arriva dentro le mura domestiche e contribuiamo noi stessi a crearlo ad esempio con motore diesel acceso, fumi di cottura carne, combustione legna, fumo di sigaretta.

Ogni inquinante inalato ha i suoi effetti nel lungo periodo, i ricercatori li hanno studiati sui volontari facendoli inalare con un aerosol. Dato che è il cervello al centro della ricerca con gli effetti neurologici immediati e non, gli scienziati hanno sottoposto i volontari a test cognitivi prima e dopo la seduta di aereosol.

I risultati e gli studi sugli effetti diretti saranno pubblicati alla fine della ricerca, gli scienziati vogliono prevenire l’origine di disturbi celebrali, come demenze e depressione, dovute all’inalazione continua di smog e inquinanti molto forti.

Spegnere tutte le automobili e le industrie basta?

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Più delle domeniche ecologiche, il lockdown è stata la prima vera prova per l’umanità di sperimentare un lunghissimo periodo senza troppe auto accese, anzi quasi tutto spento.

Non è stato chiuso tutto, pensate alle industrie che, comunque, hanno continuato a produrre anche se con ritmi minori. Lo smog, soltanto quello prodotto da scappamenti e attività cittadine, è complesso e ha degli inquinanti che possono durare nell’aria più di dieci anni, addirittura quasi un secolo.

L’effetto dei lockdown 2020 sull’inquinamento è stato sovrastimato ma è stato importante per comprendere quanto realmente ci vuole di tempo per liberare l’aria da tutti i fumi e gli inquinanti creati soltanto dalle auto o dalle nostre case e un anno veramente non basta.

Come tenere lontano lo smog dalle nostre case?

Ad entrare nelle nostre case e anche ad essere prodotte da cotture e altre attività umane sono le cosidette polveri sottili. Non ci sono molti rimedi, se non chiudere le finestre nelle ore di punta, con la circolazione delle auto molto alta. Ridurre l’ingresso delle polveri sottile pulendo bene scarpe, tappeti e vestiti. In cucina utilizzate sistemi di filtraggio per il ricircolo dell’aria, limitate alcuni tipi di cottura come fritture e piastra. Riempite la casa di piante che assorbono e abbattono le concentrazioni di polveri sottili, ad esempio: il rododendro, l’eurforbia o Stella di Natale, la Dracena, l’edera il ficus benjamin e la pianta mangiafumo, chiamata anche beaucarnea recurvata.

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