Le famiglie italiane che rientrano nei parametri Isee avranno a partire da oggi, mercoledì 15 febbraio del 2023, un assegno unico universale più cospicuo. E’ stata l’inflazione in primis a provocare l’incremento della misura di sostegno, confermata dalla Legge di Bilancio.
Quanto a e chi spetta
L’aumento è stato rivalutato del 8,1% e sarà applicato dall’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) alle famiglie che presenteranno la Dichiarazione Sostitutiva Unica. Nel caso i percettori dell’assegno unico non presentassero alcuna DSU all’INPS, continueranno a percepire gli importi versati nel corso del 2022. Le famiglie possono mettersi in regola dichiarando il proprio reddito ai fini ISEE entro il 30 giugno del 2023.
Per i percettori del reddito di cittadinanza, l’integrazione del 8,1% è prevista a partire dal 27 di febbraio p.v.
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Gli importi
Ad oggi l’importo dell’assegno unico varia in funzione del reddito ISEE; nel caso di figli minorenni, l’importo base parte da 175 euro mensili (2.100 euro annui) a figlio fino a 15 mila euro di Isee. Tra 15 e 40mila euro di Isee l’importo si riduce di circa il 6%. A partire da 40mila euro di Isee, l’importo è costante, attestandosi a 50 euro mensili a figlio (600 euro annui)
A partire dalla giornata odierna, gli importi variano così: L’aumento andrà da 150 a 162 euro con Isee fino a 21mila euro, da 125 a 135 euro con Isee fino a 27mila euro, da 100 a 108 euro con Isee fino 32mila euro, da 75 a 81 euro con Isee fino 37mila euro e da 50 a 54 euro con Isee fino alla soglia massima.
La legge di bilancio
La Legge di Bilancio ha inoltre introdotto una maggiorazione del 50% per ogni figlio minore di un anno e per ogni figlio che abbia al massimo tre anni ma che appartiene a famiglie numerose da tre figli in su. In tale caso l’assegno sarà versato purché l’Isee famigliare annuo non superi 40mila euro. Per le famiglie che hanno quattro figli, i nuovi importi passeranno da 100 a 150 euro.
Presentazione della domanda
Gli aumenti previsti non saranno erogati in automatico; infatti bisognerà presentare obbligatoriamente la nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica con l’Isee aggiornato entro il 28 febbraio per non perdere le agevolazioni. Almeno 7 milioni di italiani si troverebbero in questa situazione. Coloro che aggiorneranno il proprio status, vedranno gonfiarsi gli importi dell’assegno già dal mese di marzo.