Ti sarà capitato di comprare del pesce fresco in pescheria che però non sembrava tale? Per quanto non avessi la sicurezza, il tuo sesto senso ti suggeriva che quello era pesce congelato. Ecco, da oggi lo puoi provare con dei trucchetti davvero efficaci.
L’odore e l’aspetto del pesce
Il primo innegabile segno che il pesce è fresco è il suo odore, difficile dargli una connotazione che non sia quella del suo ambiente naturale: il pesce fresco sa di mare! Se invece l’odore che si sprigiona è di putrefazione o comunque lontano da quello del mare, allora è il caso di desistere e non acquistare nulla. Un trucco molto utile è quello di controllare il pesce alla luce del sole, se ciò non è possibile allora basta una buona illuminazione in quanto il pesce fresco è estremamente brillante con colori vividi, inoltre deve essere presente il muco cutaneo, una sorta di gelatina che ricopre tutta la superficie del pesce.
Se questo dovesse mancare allora il prodotto non è esattamente fresco. Gli occhi sono un altro fattore determinante e un indizio utile per capire la freschezza del pesce, questi dovranno essere brillanti e gonfi. Le branchie devono avere avere un colore rosso vivo e aderire bene al resto del corpo. Un test che può essere fatto tattilmente riguarda la colonna vertebrale del pesce, si deve pigiare il dito sul dorso e se, dopo averlo lasciato, ritorna tutto al suo posto, vuol dire che la qualità è ottima.
Iscriviti gratuitamente sul canale Telegram, cliccando qui
oppure su Whatsapp, cliccando qui per non perdere tutte le novità
Da leggere: Il tonno in scatola è pericoloso? Consigli da seguire per acquistare il migliore!
Segnali che il pesce non è fresco
In conseguenza ai test olfattivi, visivi e tattili, si può tranquillamente affermare che i segnali che un pesce non sia fresco sono:
- la presenza di danni alle pinne;
- una elevata elasticità del corpo (in base ai test tattili);
- pupille spente con la presenza di una sorta di velo opaco;
- una forma infossata dell’occhio;
- il colorito delle branchie che vira verso il marrone.
Ovviamente si tratta di un discorso generalizzato ma è possibile indicare con più precisione le cose da guardare e testare in base al pesce che si desidera acquistare. Un esempio può essere il tonno che deve necessariamente avere un colore bordeaux, oppure i gamberi freschi il cui colore dovrà essere tra il verde e il marrone, o ancora le orate che hanno dei caratteristici occhi brillanti, vivi e trasparenti. In ogni caso le pescherie sono obbligate a fornire delle etichette dettagliate con scritto la data di pesca, il posto dove è stato catturato e altre informazioni importanti.