Femminicidio Vanessa Ballan, lutto regionale in Veneto. Testimonianza importante di una cassiera: cosa fare quando si vive di paura e stalking?

By Iole Di Cristofalo

Vanessa Ballan
Vanessa Ballan: lutto regionale all’insegna del rispetto delle donne e della vita (Immagine dal web)

Femminicidio Vanessa Ballan: dal delitto all’estremo saluto nel Veneto. Corteo silenzioso, niente flash e presenza di Luca Zaia

A Castelfranco di Veneto, Treviso, centinaia di persone si sono incontrate per salutare Vanessa Ballan, ultima vittima di un atroce femminicidio.

La cerimonia funebre, tenuta dal vescovo di Treviso, Michele Tomasi, è stata preceduta da un silenzioso corteo. Amici, parenti, conoscenti della famiglia e del compagno, hanno accompagnato la bara bianca della 26enne, incinta, uccisa con rabbia e otto coltellate, due delle quali sono state letali.

Il presidente della regione del Veneto, Luca Zaia ha proclamato il lutto regionale. Sono giornate cariche di messaggi contro la violenza sulle donne, nastrini rossi sulle giacche, un colore che è anche del Natale, della Natalità, della tenerezza e dell’affetto. Nel 2007, proprio nel Duomo di Castelfranco si tennero i funerali di un’altra donna uccisa, nel 2007, Iole Tassitani. La famiglia Ballan ha chiesto ai legali di limitare la presenza di operatori video e fotografi di testate giornalistiche, lo ha fatto ne rispetto del diritto all’informazione.

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Delitto Vanessa Ballan: la follia omicida, la violenza, un killer conosciuto dalla famiglia, le indagini

Vanessa Ballan è stata uccisa nella mattina del 19 dicembre, l’omicidio è avvenuto nella sua abitazione nel Trevigiano, Via Fornasette a Spineda, Riese Pio X. Il killer è Bujan Fandaj, conosciuto dalla famiglia e dal compagno della vittima anche per motivi professionali.

La vittima stava già chiedendo aiuto contro Bunjar Fandaj. La Procura di Treviso, oltre ai dettagli sul delitto e sulle relazioni tra famigliari e killer, deve inviare all’Ispettorato del Ministero di Grazia e Giustizia, le motivazioni dei mancati interventi alla prima denuncia di Vanessa Ballan. L’uccisione della ragazza, in casa e al terzo mese di gravidanza, è avvenuto con una violenza assoluta, gli inquirenti non parlano di raptus improvviso ma di predeterminazione. Vanessa Ballan ha segni di violenza, prima delle coltellate si è difesa da aggressione, forse anche sessuale.

Il killer, riportano diversi giornali e l’Ansa, ha utilizzato una lama di venti centimetri, ha lesionato i polmoni e poi ha trapassato il cuore.

Il medico autopico ha rilevato segni di violenza sul corpo, in particolare sul viso. Delle telecamere hanno ripreso Bunjar Fandji scavalcare un muro per entrare nell’abitazione della ventiseienne. I magistrati dovranno accertare la paternità del figlio, Bunjar Fandji è rinchiuso in carcere.

Impressioni e testimonianze su Fandaj Bujar. Cosa fare quando si ha paura di un potenziale stalker?

Una cassiera dell’Eurospin di Riese, Vanessa Battistella, ha raccontato ai giornali la presenza opprimente e potenzialmente pericolosa di Fandaj Bujar. Nessuno sapeva nulla della relazione, l’uomo che l’ha uccisa andava a trovare al lavoro Vanessa Ballan, cassiera o comunque impiegata anche lei nell’Eurospin di Riese. Impressioni ma anche senso del pericolo, e la cassiera Vanessa Battistella, ancora sconvolta, ha dichiarato “L’uomo che l’ha uccisa veniva al supermercato, si vedeva dalla faccia che era poco raccomandabile, avevamo paura, ma cosa potevamo fare?”

È la domanda al centro dell’indagine istituzionale, quella che vuole accertare i motivi per cui le autorità non sono intervenute subito. Ma è anche la questione di fondo di molti femminicidi avvenuti in questi anni. Come capire e cosa fare da amiche, amici e testimoni se una persona sta vivendo in un clima di violenza e paura, lo stalking. Importanti le parole di Luca Zaia, presidente della Regione del Veneto.

La drammatica vicenda della giovane concittadina Vanessa Ballan, che ha perso la vita in modo così violento con la creatura che portava in grembo ha gettato nello sconforto due famiglie, le loro comunità e suscitato in tutti noi un profondo senso di sgomento. Ho chiesto che sia decretato il lutto regionale, come messaggio corale delle istituzioni contro ogni violenza di genere: i casi di Vanessa, e di Giulia, sono e debbono essere uno spartiacque, suscitando una risposta collettiva contro crimini che non possono restare relegati alle cronache

Ma anche alcune indicazioni fornite dai centri antiviolenza che accolgono e nascondono donne a rischio di vita.

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