Twitter, Papa Bergoglio perde la spunta blu
Twitter ha cominciato a eliminare la spunta blu che appare sugli account verificati, per gli utenti che non hanno sottoscritto il servizio a pagamento da 84 dollari l’anno per mantenerla. Musk si era impegnato a cancellare il “sistema di signori e contadini“, secondo il quale giornalisti, personaggi famosi e politici ricevevano “un marchio”la spunta” per confermare che i loro account potevano essere attendibili. Recentemente, nella rivoluzione attuata sul popolare social, Musk ha deciso di vendere il servizio a chiunque lo paghi.
Una delle prime celebrità a farne le spese è stato Papa Francesco, che ha un profilo da 18,8 milioni di follower. Altri leader religiosi che hanno perso il badge sono stati Kirill di Russia e il leader supremo iraniano Khameini. Personaggi con milioni di follower che non avranno più un profili certificato se non sborseranno 8 dollari al mese sono Kim Kardashian, Beyoncé, Bill Gates, Donald Trump. Sotto, il profilo del Sommo Pntefice.
Bologna, smantellata rete internazionale di traffico di droga
La squadra mobile di Bologna ha arrestato otto persone italiane e albanesi, accusate di associazione finalizzata al traffico di droga. Gli indagati sono complessivamente 48 e l’attività ha riguardato un gruppo composto da albanesi con al vertice due fratelli e un connazionale, residenti a Santa Croce sull’Arno (Pisa) e a Massa e Cozzile (Pistoia), ritenuti in grado di procacciarsi considerevoli quantitativi di cocaina, nell’ordine di 10 chilogrammi per viaggio (mediamente due-tre al mese) in Olanda, al prezzo di 24-30mila euro al chilo, a seconda del grado di purezza della cocaina prescelta, poi commercializzata con un ricarico tra i 3mila e i 10mila euro al chilo.
Iscriviti gratuitamente sul canale Telegram, cliccando qui
oppure su Whatsapp, cliccando qui per non perdere tutte le novità
Luca Tisi, senzatetto ucciso a Udine, l’assassino confessa
Di Luca Tisi vi abbiamo già parlato, ma non di chi aveva provocato la sua morte. Si tratta di un giovane di 28 anni, che si chiama Bruno Macchi . Di origini brasiliane, si è trasferito in Italia quando aveva 10 anni. L’uomo ha confessato l’omicidio, ma non si conosce ancora il movente. Tuttavia, gli investigatori hanno trovato nell’abitazione dov’è stato rintracciato l’uomo, il coltello che avrebbe usato per compiere l’efferato omicidio e i vestiti che indossava quella notte del 15 aprile.
Alcuni esercenti della galleria dove Luca Tisi passava le notti hanno confermato che il presunto omicida frequentava la zona. Ora gli inquirenti dovranno scoprire il mistero di una morte così crudele e violenta. Dalle riprese delle telecamere si è dedotto che chi ha compiuto l’omicidio abbia impiegato quattro minuti a uccidere il clochard, prima di uscire dalla galleria e dirigersi verso la roggia.
Per approfondire:
Udine, senzatetto trovato morto con segni di violenza sul corpo, aveva 59 anni
Morire di povertà nel secolo 21°
Alec Baldwin, cade l’accusa di omicidio
L’accusa di omicidio colposo contro Alec Baldwin per una sparatoria mortale sul set cinematografico del western “Rust” in New Mexico, è stata ritirata. L’attore era stato accusato per la morte del direttore della fotografia Halyna Hutchins durante le riprese e si era dichiarato non colpevole. L’attore ha sempre insistito sul fatto che lui credesse che la pistola fosse sicura e ha detto inoltre di non avere premuto il grilletto. Al punto da fare causa per negligenza a 4 persone che gli avrebbero messo in mano una pistola con proiettili reali non a salve.
A poche settimane dalla prevista udienza, i procuratori speciali nominati il mese scorso hanno dichiarato di voler ritirare le accuse. I magistrati hanno dichiarato di dovere svolgere ancora delle verifiche: pertanto, “questa decisione non assolve il signor Baldwin dalla responsabilità penale e le accuse possono essere ripresentate. La nostra indagine di follow-up rimarrà attiva e in corso“
Per approfondire:
Alec Baldwin e l’incidente sul set di Rust: “Ha premuto il grilletto”
Ponti di primavera al via, grande esodo, 17 milioni di persone
Secondo un’indagine condotta da Federalberghi, del nome “i ponti dei desideri“, saranno molti gli italiani che si concederanno una vacanza: oltre 17 milioni. Nello specifico, 9 milioni gli italiani si metteranno in viaggio per il 25 aprile mentre 8 milioni e 99mila si muoveranno per il ponte del 1° maggio. Tra coloro che non andranno in vacanza, la maggioranza (50,8% per il 25 aprile e 52,4% per il primo maggio) ha rivelato di non partire per motivi economici.
Il Presidente dell’Associazione di categoria, Bernabò Bocca, ha affermato che “Ancora una volta viene da considerare la necessità impellente di sostenere ogni giorno di più un settore come il turismo che è traino del Paese” . I risultati dell’indagine realizzata con il supporto di ACS Marketing Solutions sono molto incoraggianti.
Arrestata a Palermo Preside antimafia, avrebbe rubato materiale scolastico e della mensa per “portarlo a casa”
A Palermo è stata arrestata stamane di venerdì 21 di aprile una delle più note esponenti dell’antimafia della città, la preside della scuola Giovanni Falcone del quartiere Zen, con le accuse di peculato e corruzione. Daniela Lo Verde, insignita anche del titolo di cavaliere della Repubblica, si sarebbe appropriata, con la complicità del vicepreside Daniele Agosta, anche lui arrestato, di cibo per la mensa dell’istituto scolastico, computer, tablet e iPhone destinati agli alunni e acquistati con i finanziamenti europei. A dimostrare che così era, intercettazioni telefoniche e video con le prove. Ora si trova ai domiciliari. Avrà tempo per difendersi.
Stop alle caldaie a gas dal 2029
Il 2029 è l’anno clue per la vendita delle caldaie a gas. Dopo non sarà più possibile acquistarle. L’Unione europea sta rivedendo il regolamento Ecodesign: una bozza prevede il blocco delle vendite a partire dal 1° settembre del 2029. ciò non significa che ci sarà l’obbligo di sostituire le caldaie a gas già esistenti. Tuttavia, appare chiaro da ogni notizia che arriva dall’UE che il futuro è elettrico, anche per quanto riguarda il riscaldamento. La bozza sarà discussa il 27 aprile in Commissione Europea. L’obiettivo è definire il provvedimento entro l’anno e pubblicarlo all’inizio del 2024.
Da rinnovabili.it arrivano le critiche al provvedimento. Secondo il noto quotidiano sulla sostenibilità ambientale, la bozza del regolamento prevede un rendimento minimo del 115% per le caldaie a gas, un indice di efficienza che, secondo le Associazioni di settore, “rappresenta di fatto un divieto di immissione sul mercato di tutte le caldaie e non risulta coerente con il parere espresso dal Parlamento europeo lo scorso 14 marzo sulla proposta di Direttiva sulle prestazioni energetiche dell’edilizia”.
L’allarme è stato lanciato da sei associazioni, Proxigas (l’Associazione che riunisce le imprese della filiera del gas naturale), Assogasliquidi (l’Associazione di Federchimica che rappresenta le imprese del comparto dei gas liquefatti), Assotermica (l’Associazione dei produttori apparecchi e componenti per impianti termici), Federcostruzioni (Federazione delle costruzioni), Ance (l’Associazione nazionale costruttori edili) e Applia Italia (l’Associazione dei produttori di apparecchi domestici e attrezzature professionali).