Il diabete nasconde ancora dei misteri e la scienza è intenta a studiarli tutti e a rivelarli, nel frattempo però è doveroso sfatare alcuni miti su questa malattia. Eccone qualcuno!
Il diabete: noto, ma ancora misterioso
I falsi miti che sono legati al diabete sono davvero tanti e passano per argomenti legati allo sport, oppure per credenze alimentari, fino ad arrivare ai trattamenti farmacologici e ai fattori di rischio, ora è arrivato il momento di sfatare quelli estremamente errati e che potrebbero anche inficiare eventuali cure positive per coloro che sono affetti da questa malattia molto diffusa in tutto il mondo.
Per abbattere queste concezioni errate e promuovere una comprensione più approfondita della malattia, Theras ha varato una campagna di sensibilizzazione che dal 6 novembre coinvolge diverse importanti città italiane, in prossimità della Giornata Mondiale del Diabete fissata il 14 novembre. Il presidente dell’Associazione Medici Diabetologi (AMD), Riccardo Candido, sottolinea l’importanza strategica di questa iniziativa nella gestione della malattia.
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La campagna di informazione sul diabete
Al centro della campagna vi è la sfida contro vari luoghi comuni sul diabete, tra cui la falsa credenza che il consumo di zucchero sia la causa diretta della malattia. Il diabete, piuttosto, è una condizione complessa legata a disfunzioni nella produzione o nella risposta all’insulina, l’ormone chiave nella regolazione della glicemia. Va notato, tuttavia, che un eccessivo consumo di grassi saturi e zuccheri semplici può contribuire all’insorgenza di sovrappeso, che a sua volta può portare all’insulino-resistenza e, in ultima analisi, al diabete di tipo 2.
Un’altra credenza errata riguarda il presunto divieto per le persone affette da questa malattia di consumare carboidrati. Al contrario, è essenziale che tali individui includano nella loro dieta carboidrati complessi, rappresentanti circa il 45-60% delle calorie totali giornaliere, come ad esempio pane integrale, pasta o legumi. Diversamente da un altro mito diffuso, non esiste alcuna restrizione nell’assunzione di frutta per coloro che convivono con il diabete, purché si limiti il consumo di alcune varietà ad alto contenuto di zucchero.
La campagna sottolinea che non è necessario adottare regimi alimentari rigorosi per chi è affetto dalla malattia, ma è fondamentale seguire un approccio nutrizionale equilibrato, riducendo al minimo gli zuccheri semplici e privilegiando cereali integrali, legumi, frutta e verdura. Inoltre, contrariamente a una convinzione errata, l’attività sportiva è fortemente raccomandata anche per le persone con diabete di tipo 1, rappresentando un efficace strumento di prevenzione e gestione della malattia. L’educazione sulla gestione della terapia insulinica e dei carboidrati durante l’attività fisica è fondamentale per evitare l’insorgenza di ipoglicemia.
Naturalmente, ogni individuo avrà le sue necessità e la malattia può sempre variare da persona a persona, ciò può anche influire su eventuali limitazioni da seguire o, viceversa, concessioni che altre persone non potranno avere. Il consiglio è comunque di consultare dei medici specializzati in questo genere di malattie al fine di ottenere un parere professionale ed esperto.