Prima tappa, a Tokyo, della presentazione all’estero del libro fotografico “Aria d’Italia”.
La pubblicazione è stata presentata ad un evento dell’Ambasciata Italiana a Tokyo, cui hanno partecipato numerose celebrità ed influencers.
Il book vuole essere una celebrazione dell’italianità, del talento e della passione in ogni aspetto: dall’arte alla tavola, dall’innovazione alle tradizioni.
Iscriviti gratuitamente sul canale Telegram, cliccando qui
oppure su Whatsapp, cliccando qui per non perdere tutte le novità
Diego Dalla Valle: “Inaugurazione come segno di ripartenza”
“Iniziamo da qui, perché manchiamo da tre anni”ha riferito all’ANSA il patron del gruppo Diego Della Valle.
Sarà proprio lui a presiedere nel quartiere del lusso di Ginza “L’inaugurazione è un segno della ripartenza forte che il Giappone ha. Chi fa il mio mestiere sta portando soddisfazioni enormi da questo Paese. Essere qui e dare il via formale alla ripartenza non mi dispiace affatto”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’Ambasciatore Gianluigi Benedetti, ospite di casa per l’evento preambolo della cena di gala dello chef stellato Domingo Schingaro del Ristorante ‘I Due Camini’ di Borgo Ignazia, “È un grande onore presentare la prima di una lunga serie internazionale, che racconta la bellezza dell’Italia, ma soprattutto la capacità artigianale della produzione.
Caratteristiche simili a quelle giapponesi: noi condividiamo questo amore per la passione e la tradizione, siamo due potenze manifatturiere. Questo libro è uno spaccato nuovo con un messaggio molto fresco per i giovani sulle cose belle della nostra Italia”.
Nella pubblicazione fotografica si fa riferimento al patrimonio artistico e culturale dell’Italia, che i giapponesi guardano con sempre maggiore interesse. “Io vivo in un piccolo posto dove sono nato”, aggiunge Della Valle. “E ha un valore aggiunto di qualità della vita, di rapporti umani, di cose buone, di cose semplici che nel mondo non troviamo quasi più. Oggi con le strumentazioni legate alla rete si può lavorare da casa, possibilmente stare vicini alla famiglia che ti abita a 50 metri da casa; ed essere cittadini del mondo è un bel lusso. In Italia si può fare”.