Terremoto all’alba nella zona di Campi Flegrei e Napoli, epicentro tra Bacoli e Pozzuoli
A Napoli, e più precisamente nei Campi Flegrei, il terreno trema da mesi, ma questa mattina, sabato 27 aprile, le scosse hanno assunto una intensità fuori dal comune. Il terremoto, avvenuto all’alba, ha registrato una magnitudo di 3,9 alle 5:44, con una profondità e ampiezza delle scosse di circa tre chilometri. L’evento è stato prontamente rilevato dall’INVG, che ha segnalato due momenti distinti, alle ore 3:44 e alle 5:44. La sala operativa di Napoli ha localizzato l’epicentro tra Bacoli e Pozzuoli.
Terremoto tra notte fonda e l’alba: più forte del previsto
La fascia oraria tra le 3 e le 5 di notte è quella in cui molte persone si trovano a casa a dormire, pertanto i residenti hanno vissuto l’ultimo terremoto con un improvviso senso di spavento. Fortunatamente, non si sono registrati danni a persone o beni, come confermato dal sindaco di Bacoli tramite un messaggio su Facebook.
“L’abbiamo avvertita tutti. È stata una scossa molto forte, di magnitudo 3.9, avvenuta alle 5:44, con epicentro in mare, di fronte alla costa di Bacoli. Vorrei rassicurarvi immediatamente: non ci sono segnalazioni di danni materiali o personali. È chiaro che si tratti di una nuova scossa correlata al bradisismo dei Campi Flegrei, una delle più intense da quando abbiamo assistito al risveglio del fenomeno sismico“.
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Il sindaco di Bacoli, Josi Ragione, ha concluso il suo messaggio esortando i cittadini a familiarizzare con gli sciami sismici e ha condiviso i contatti di emergenza, incluso il suo numero personale. “Stiamo monitorando attentamente la situazione e sono pienamente consapevole delle vostre preoccupazioni. Vi chiedo di mantenere la calma: vi terrò costantemente aggiornati sulla situazione. Resto a vostra completa disposizione, come sempre, insieme a tutta l’amministrazione comunale.“
Che cosa sono gli sciami sismici e perché nei Campi Flegrei sono così forti?
Gli sciami sismici rappresentano una serie di eventi sismici che si verificano in una determinata area nel corso di un periodo di tempo limitato, caratterizzati da una successione di piccole scosse di terremoto anziché da un singolo evento sismico di grande magnitudo. Questi sciami possono durare da poche ore fino a diversi mesi e sono il risultato di un movimento delle faglie nelle rocce sottostanti che rilasciano gradualmente la tensione accumulata.
Nei Campi Flegrei, questa attività sismica è particolarmente intensa a causa della presenza di un’importante area vulcanica situata nella regione. I Campi Flegrei sono caratterizzati da fenomeni di bradisismo, che consistono in movimenti verticali del suolo causati da cambiamenti nel sistema idrotermale sottostante. Questi movimenti possono innescare sciami sismici, poiché la pressione e la tensione accumulate nelle rocce possono essere rilasciate in modo graduale attraverso una serie di piccole scosse anziché in un unico evento sismico di grande magnitudo.
Inoltre, la geologia complessa della regione, caratterizzata da una serie di faglie attive e interazioni complesse tra il vulcano e le strutture geologiche circostanti, contribuisce alla frequenza e all’intensità degli sciami sismici nei Campi Flegrei. La presenza di queste faglie e la loro attività continua possono generare un ambiente sismico altamente dinamico e suscettibile a eventi sismici di varia intensità.
Terremoto, altri episodi di scosse molto forti e improvvise
In questi mesi, abbiamo raccontato altri casi di terremoto improvvisi e sentiti dalla popolazione. Nel nostro sito ad esempio abbiamo raccontato l’evento sismico e unico di Taiwan, le scosse della Calabria e nella zona parmese. Lo sciame sismico tra Napoli e i Campi Flegrei è stato registrato la mattina del 14 aprile, una domenica, alle ore 9:44. Le scosse, uniche e molto forti, hanno raggiunto una magnitudo di 3.7. Tuttavia, è stato nell’aprile del 2023 che l’Appennino Abruzzese ha vissuto momenti di paura, con due scosse sismiche di magnitudo 3.6 e 3.7, che hanno spinto i cittadini a riversarsi in strada alla ricerca di sicurezza.
Non solo nella nostra regione, ma anche in zone più remote, si verificano terremoti che destano preoccupazione. Nell’area europea, si registrano casi di scosse sismiche tra Croazia e Grecia, mentre procedendo verso est, nella zona meridionale dell’Asia, terremoti di considerevole intensità, con profondità di 10 chilometri, si fanno sentire in Afghanistan e lungo il confine tra Afghanistan e Pakistan. La frequenza e l’intensità di questi eventi sismici richiamano l’attenzione sull’importanza della preparazione e della prontezza delle comunità locali di fronte a tali fenomeni naturali.