Strage di Cutro, arrestato il sesto ed ultimo scafista
E’ stato arrestato il sesto ed ultimo scafista coinvolto nel naufragio di Cutro, che il 26 febbraio 2023 provocò la morte di 94 persone, tra cui molti bambini. A eseguire l’ordinanza cautelare in carcere emessa dal gip, personale della Polizia e della Sezione operativa navale della Guardia di Finanza di Crotone.
L’indagato, di nazionalità siriana, è fortemente indiziato, a vario titolo, di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, naufragio colposo di imbarcazione adibita a trasporto di persone nonché di morte come conseguenza del delitto di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Si tratta di una persona che era già detenuta nel carcere di Lecce perché coinvolta nell’operazione “Astrolabio” condotta nel gennaio del 2022 dal Gico della Guardia di finanza della città pugliese.
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Crotone, tragedia in mare: almeno 40 migranti morti in un naufragio
Gli attivisti per il clima sparano fango contro la Basilica di San Marco a Venezia
Gli attivisti per il clima sono ancora in azione. Questa volta il bersaglio è stata la Basilica di San Marco a Venezia. Con un paio di estintori hanno lanciato contro le mura della chiesa del liquido misto a fango, esponendo poi uno striscione con lo slogan “fondo riparazione“.
Hanno imbrattato l’esterno della Basilica nel corso di un’azione che hanno definito “un allarme anti-incendio“. Alcune persone li hanno presi di mira, contestando questa forma di proteste per il clima. Sul posto sono arrivati gli agenti della Digos. Gli investigatori avrebbero sequestrato del materiale in possesso agli imbrattatori, tra cui alcuni estintori. I vigili, nel frattempo, sono stati impegnati in giornata nel sopraluogo alla Basilica per valutare l’entità dei danni e per accertare il componente usato per la dimostrazione.
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Omicidio Laura Ziliani, i tre imputati condannati all’ergastolo
Dopo essere entrati in camera di consiglio nel primo pomeriggio, i giudici della Corte d’Assise di Brescia hanno condannato all’ergastolo Paola Zani, Silvia Zani e Mirto Milani, accusati di aver ucciso l’8 maggio 2021 Laura Ziliani, ex vigilessa e madre delle due imputate. La vittima fu prima stordita con benzodiazepine e poi soffocata e il cadavere venne sepolto vicino al fiume Oglio nel paese dell’Alta Vallecamonica. I tre hanno confessato in carcere mesi dopo l’arresto avvenuto il 24 settembre 2021.
Tokyo, tassista arrestato per avere ucciso un piccione
Sono scattate le manette per un tassista giapponese, arrestato a Tokyo per aver deliberatamente investito e ucciso un piccione mentre era alla guida della sua auto. Ne ha dato notizia l’agenzia Kyodo che ha raccontato, citando il verbale della polizia, quanto il guidatore fosse arrabbiato per la presenza dei volatili in città. “Le strade sono per gli esseri umani e gli uccelli devono tenersi lontano“, avrebbe dichiarato il tassista agli agenti. Al momento dell’incidente il taxi non trasportava altri passeggeri.
Pogba, la procura antidoping chiede 4 anni di squalifica
In arrivo una punizione esemplare per Paul Pogba, il calciatore della Juventus risultato positivo al Dhea dopo le analisi successive alla sfida di campionato tra i juventini e l’Udinese dello scorso 20 agosto, con la procura antidoping che ha chiesto per il francese la squalifica di 4 anni.
Il caso è scoppiato a settembre, quando il centrocampista ex United risultò positivo al test dell’antidoping. Dopo la pesante richiesta della procura antidoping ci potrebbe essere una possibilità di patteggiamento, scontando quindi una sanzione non superiore al 50% della richiesta della procura. La Juventus potrebbe rescindere il contratto di Pogba o sospendere l’ingaggio, garantendogli il mimino salariale, pari a 39mila euro lordi.
Agrigento, ucciso a colpi di pistola un 69enne
In provincia di Agrigento è stato ucciso a colpi di pistola un uomo di 69 anni. L’omicidio è avvenuto nelle campagne di Favara, in contrada Poggio Muto. La vittima, titolare di una rivendita di autovetture, è stata colpita più volte al viso e a dare l’allarme sono stati i familiari. Sul caso indagano i carabinieri della tenenza di Favara e quelli del Nucleo operativo e radiomobile di Agrigento.
La Danimarca approva una legge che vieta i roghi del Corano
In Danimarca il Parlamento ha approvato una legge che proibisce i roghi del Corano. La nuova norma, infatti, condanna il “trattamento inappropriato dei testi di significativa importanza religiosa per una comunità religiosa riconosciuta“. Nei mesi scorsi diverse copie del Corano erano state bruciate in alcune città danesi e svedesi, suscitando la reazione popolare in numerosi Paesi islamici, con proteste anche violente, spesso davanti alle ambasciate dei due Paesi.