La Banca di Silicon Valley è stata chiusa dalla polizia americana. Trattasi di una delle più grandi banche mondiali dichiarata fallita e questo fa tremare l’intera economia.
I motivi del fallimento
La giornata di venerdì 10 marzo è stata una vera data nera per la borsa, a causa del fallimento della Silicon Valley Bank. In poche parole, le autorità della California hanno bloccato i depositi della banca e ciò ha causato del caos alle 17 filiali americane in quanto tutti i clienti correntisti si sono presentati agli sportelli per prelevare i loro soldi. Un panico generalizzato sopraggiunto subito subito dopo l’annuncio della Federal Deposit Insurance Corp.
La Silicon Valley Bank è sempre stata una delle più grandi banche mondiali, fin da nel 1982, anno in cui è stata fondata da Bill Biggerstaff e Robert Medearis. I due decisero di approfittare della crescita di Silicon Valley e aprire un’azienda che potesse supportare le startup innovative ma anche guadagnare dalla loro crescita. In pochi anni è diventata un vero e proprio colosso con 8500 dipendenti nelle varie sedi di tutto il mondo e 211 miliardi di dollari di patrimonio. A causa di alcuni investimenti sbagliati, la Silicon Valley Bank cominciò a perdere diversi miliardi di dollari, gli investitori non hanno coperto alcuni buchi della banca ma al contrario hanno cominciato a ritirare tutti i propri soldi dall’Istituto e ciò è sfociato in un fuggi fuggi di massa, facendo perdere in una sola giornata il 62% del valore totale dell’azienda. La banca ha rassicurato i propri clienti, trasferendo i fondi in una nuova banca che si chiama Deposit Insurance National Bank di Santa Clara ma ciò non ha evitato il peggio.
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Le possibili conseguenze mondiali
Il timore generalizzato è che possono esserci delle ripercussioni con un effetto a catena nell’economia mondiale e nei rispettivi mercati. Il primo risultato si è già visto in quanto diverse borse europee e americane hanno chiuso venerdì con un bilancio negativo. Se gli utenti continuano a correre agli sportelli per ritirare il proprio denaro, il risultato sarà un disagio anche per le altre banche e con un continuo peggioramento della situazione economica. Molti analisti hanno paura che possa esserci una crisi simile a quella del 2008 anche se è ancora prematuro per parlarne. Il modo per risolvere celermente la questione è che le aziende riscadenzino i vari debiti in modo da evitare il fallimento e impedire agli utenti di darsi al fuggi fuggi generale.