Scontro tra due treni in India, 300 morti e 900 feriti

By Ana Maria Perez

Scontro tra due treni in India, nello Stato di Orissa

Nella giornata di venerdì 2 di giugno (in India) si è verificata una strage in India quando due treni passeggeri sui sono scontrati nello Stato di Orissa, nell’Est del Paese, a 26 chilometri a sud della città di Balasore nella stazione di Bahanaga Bazara, a 250 chilometri da Calcutta. I video dello scontro, che girano sul web, sono devastanti: mostrano i terribili effetti dell’impatto. Recentemente vi abbiamo raccontato di altri importanti incidenti ferroviari in due Paesi europei: In Olanda e in Grecia. Ora ripercorreremo assieme la dinamica dell’incidente e le sue conseguenze.

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Ubicazione di Orissa, luogo dell’incidente

Olanda, deraglia un treno a nord dell’Aja, 1 morto e 30 feriti

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Grecia, la più grande catastrofe ferroviaria di tutti i tempi

La dinamica dell’incidente

La collisione è avvenuta quando uno dei due convogli di passeggeri (Shalimar-Chennai Coromandel Express) è deragliato; tra 10 e 12 vagoni hanno invaso l’altro binario proprio quando stava arrivando il secondo treno in direzione opposta. La collisione è stata inevitabile, facendo deragliare altre tre carrozze. Nell’incidente è rimasto coinvolto anche un terzo treno che trasportava merci. Lo scontro ha provocato un grande boato corredato da alte fiamme, mentre una enorme nuvola di fumo nero ha impregnato l’aria.

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Le vittime dell’incidente, 288 accertate e più di 900 feriti

I soccorritori sono arrivati subito da ogni zona del Paese, ma le immagini mostravano già quello che si sarebbe rivelato una vera ecatombe: molti corpi erano sepolti sotto le carrozze; alcuni, impiglati tra le lamiere, altri bruciati; molti, irriconoscibili. Tutti gli ospedali sono stati allertati, perché circa 400 persone hanno avuto bisogno di cure urgenti. Finora, 200 pazienti sono stati dimessi, mentre 200 sono in condizioni gravi. Altre 500 persone hanno avuto bisogno di aiuto medico, ma le loro ferite erano lievi e non sono state ricoverate. Le speranze di trovare altre persone con vita si sono ridotte all’osso.

Le reazioni di solidarietà da parte dei cittadini e delle Autorità

Dimostrando una grande solidarietà, centinaia di persone hanno trascorso la notte in coda per donare sangue nelle unità allestite davanti agli ospedali. Il tam tam dei media e del web ha funzionato. Mentre i donatori facevano le code per aiutare i feriti, continuavano i lavori di soccorso. Un portavoce delle Ferrovie ha dichiarato che entro breve sarà ripristinata la rete per consentire la cricolazione dei treni. Le sue parole in relazione alle vittime sono state agghiaccianti: “La sfida ora è identificare i corpi: se i parenti saranno in grado di fornire prove, i corpi saranno consegnati dopo le autopsie, altrimenti dovremo sottoporli al test del Dna e ad altri protocolli”.

Intanto, il ministero delle Ferrovie ha annunciato un contributo di circa 11mila euro (un milione di rupie) per i familiari delle vittime e di circa 2.200 euro (200 mila rupie) per i feriti più gravi.

Il primo Ministro Narendra Modi si è detto molto “addolorato” per quanto accaduto e ha fatto le condoglianze alle famiglie delle vittime. Il capo del Governo ha visitato il luogo della strage e ha garantito che il governo accerterà tutte le responsabilità dell’accaduto. Proprio in questo momento il governo aveva messo a punto un progetto per ammodernare le ferrovie nazionali, di epoca coloniale. Oggi, 3 di giugno, Modi avrebbe dovuto partecipare all’inaugurazione di un treno ad alta velocità dotato di un sistema anticollisione lungo la linea Goa-Mumbai. I treni che si sono scontrati non disponevano di questo sistema.

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Narendra Modi

Papa Francesco e la Premier Giorgia Meloni hanno postato i loro messaggi di cordoglio per la perdita di tante vite umane e l’immane disgrazia accaduta in India.

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