Scandalo politico in Liguria, perché?
Ancora un’inchiesta giudiziaria coinvolge personaggi molto noti tra i nostri rappresentanti istituzionali. Anzi, due (e molto diverse) sono le inchieste che chiamano in causa politici di spicco in Liguria: in una (soprannominata “obbligo o verità“) si parla di festini con droga ed escort; a fare da protagonista è il vice presidente leghista Alessandro Piana, che non ci pensa a dimettersi; nell’altra è indagata la moglie del giornalista Ferruccio Sansa, esponente dell’opposizione. Ma, che cosa è successo? Ve lo raccontiamo in questo post.
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Alessandro Piana, accusato di andare a festini con droga e escort
Parla con ironia, il vice presidente della regione Liguria, Alessandro Piana, quando racconta la sua verità ai giornalisti di Repubblica in merito alla bufera che lo ha visto coinvolto in un’indagine penale: “La verità è che non pensavo di essere così importante, tanto da ritrovarmi con dei matti che se ne vanno in giro per festini dicendo di chiamarsi come me, neanche fossi Maradona o Garibaldi (…) il massimo della trasgressione che posso fare nella vita è bermi una bottiglia di Vermentino. O di Rossese, o Pigato, o Ormeasco. Fatemi fare anche un po’ di marketing territoriale“, cerca di scherzare, nelle sue vesti da Assessore all’agricoltura.
Alessandro Piana si difende dalle accuse di avere partecipato a festini con la droga come protagonista e nega di essersi avvalso dei servizi di una prostituta procuratagli dai promotori degli illeciti. Afferma, inoltre, di non volere finire come Tortora. Secondo le intercettazioni, il prezzo della prestazione sarebbe stato di €400,00. Insieme a lui risulta nominato un altro personaggio di spicco della Genova Bene, il notaio Piero Biglia Di Saronno. Entrambi risultano coinvolti perché appaiono nelle incercettazioni telefoniche dei principali sospettati, ma non sono indagati.
I professionisti in carcere che hanno coinvolto il vice Presidente
In manette sono finiti due noti professionisti genovesi: l’architetto ed ex pallanuotista Alessandro Cristilli, 57 anni, e il proprietario di alberghi Christian Rosolani, 53 anni. Con le accuse di aver ceduto sostanze stupefacenti e di aver violato la normativa sulla prostituzione sono stati arrestati e si trovano in carcere a Marassi.
Il nome di Piana risulta nelle intercettazioni di Cristilli che, secondo le ipotesi degli inquirenti, avrebbe organizzato i festini per ingraziarsi una serie di persone influenti in ambito politico ed economico. Vero è che, anche se le dichiarazioni corrispondessero al vero, non è detto che Piana e Biglia di Saronno fossero a conoscenza né del giro di prostituzione né della presenza di stupefacente. Certo è che la notizia ha destato clamore e il Presidente Toti ha chiesto rispetto per il suo Vice e per il lavoro della Procura.
L’indagine sulla moglie di Sansa, “circonvenzione di incapace”
Sul secondo fronte ci ritroviamo il caso della moglie del rappresentante dell’opposizione, Ferruccio Sansa. Lo scorso agosto la Procura di Genova ha infatti iscritto nel registro degli indagati, disponendo il sequestro dei conti correnti, l’avvocata Maria Valeria Valerio (54 anni) e un prete, Achille Boccia, 80 anni. L’accusa: circonvenzione di incapace ai danni della ricca signora timorata di Dio, Mariangela Toncini, milanese, ex dipendente del Banco Ambrosiano che da tempo si era trasferita a Genova, dove è morta il 16 gennaio scorso a 95 anni. Su richiesta della Procura il gip ha disposto per l’avvocata Valerio anche la sospensione dalla professione fino al 7 febbraio 2024.
I denari della defunta finiti nel conto cointestato di Sansa e di sua moglie
Stando ai pm, i due indagati “avrebbero carpito la fiducia dell’anziana2, la quale aveva disposto delle polizze vita in favore di Boccia per centinaia di miglia di euro. Parte del denaro è stato girato alla moglie di Sansa. La quantità si aggira intorno a 150 mila euro, di cui 20 mila sarebbero dovuti come parcella professionale, mentre 129 mila euro sarebbero corrisposti a un lascito che l’avvocata ha impiegato per pagare parte dell’acquisto di una casa per il figlio 18enne.
La reazione di Sasa
Secondo quanto racconta il Corriere della Sera, Sansa lo avrebbe messo in conto “perché sono l’unico che rompe le scatole al governatore Toti, denunciando la gravissima questione morale in Regione. Quello che non posso accettare e vedere fatta a brandelli la storia di mia moglie pur di punire me“. Quanto alle accuse, Sansa dice: “è giusto che i pm indaghino a fondo, ma francamente non ho mai visto uno che fa circonvenzione di un’anziana e poi presenta una denuncia per chiedere chiarezza sulla gestione del suo patrimonio“.