La cantante Lizzo è stata denunciata da 3 sue ex ballerine per abusi verbali e molestie sessuali. Un vero fulmine a ciel sereno per l’artista che si è sempre professata paladina della body positivity e dell’empowerment femminile. Cosa ha combinato?
Lizzo ha fatto del bodyshaming?
Sembra strano pensarlo, ma le ex ballerine raccontano di aver subito del bodyshaming da Lizzo. La cantante si è sempre schierata dalla parte dei corpi non conformi, proprio lei che si è sempre definita “una grossa ragazza nera americana“, perciò la notizia ha fatto il giro del mondo in pochi minuti. Nello specifico, le ballerine hanno detto di essere state insultate per aver messo su del peso durante il tour, cosa che rientra pienamente nel bodyshaming. Non solo, hanno raccontato anche di comportamenti “sessualmente denigratori” e pressioni a partecipare a spettacoli erotici, avvenuti tra il 2021 e il 2023.
“Lizzo ha iniziato a invitare i membri del cast a toccare a turno i performer nudi, a prendere i dildo lanciati dalle vagine dei performer e a mangiare le banane che sporgevano dalle vagine dei performer”, si legge nella causa come riporta Billboard. L’artista inoltre avrebbe fatto pressioni ad Arianna Davis perché toccasse il seno a una delle stripper del locale. Lei avrebbe acconsentito solo “per paura che potesse compromettere il suo futuro nella squadra”.
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Non finisce qui: le querelanti, Arianna Davis, Crystal Williams e Noelle Rodriguez, hanno denunciato anche il team di Lizzo, reo di aver pagato meno le ballerine nere, di averle sottoposte ad audizioni massacranti di quasi 8 ore e di aver seminato un tale clima di terrore da costringere Arianna Davis a farsela addosso per paura di allontanarsi dal provino ed essere licenziata. Accuse pesantissime, ma cosa ha risposto la cantante?
La risposta di Lizzo
“Questi ultimi giorni sono stati incredibilmente difficili e deludenti. La mia etica del lavoro, la mia morale e il mio rispetto per gli altri sono stati messi in discussione. Il mio personaggio è stato criticato”, ha scritto Lizzo in una dichiarazione pubblicata sul suo profilo Instagram. “Di solito scelgo di non rispondere alle false accuse, ma queste sono troppo incredibili e oltraggiose per non essere affrontate. Non è mai stata mia intenzione far sentire qualcuno a disagio, o non importante per la squadra“.
Insomma, il comunicato segue le linee standard e descrive Lizzo come estranea ai fatti. Eppure, altre persone si stanno aggiungendo alla lista, anche regista Sophia Nahli Allison si è fatta avanti dopo la denuncia, affermando di aver rinunciato alla produzione di un documentario su Lizzo nel 2019, perché si sentiva mancata di rispetto. Negli States basta molto poco per cancellare la carriera di un artista. Viene chiamata “Cancel Culture”, ovvero il boicottare una persona che si è rivelata non meritevole di supporto. Ecco perché ciò che è successo a Lizzo è importantissimo: potrebbe significare non sentire più alcun suo pezzo in radio.
“Sono ferita ma non lascerò che ciò che di buono ho fatto che ho svolto nel mondo venga oscurato da questo. Voglio ringraziare tutti coloro che mi hanno aiutato a sollevarmi in questo momento difficile”- ha proseguito Lizzo. Vedremo se riuscirà a cavarsela o sarà la fine della sua carriera.