Rodi brucia mentre le persone continuano a scappare
Anche oggi vi parliamo di incendi, e sono tanti questa estate. Soprattutto, importanti. Quello che sta devastando la Grecia è uno dei più importanti di tutti i tempi. L’incendio è divampato sei giorni fa al Sud di Rodi (Isola del Dodecaneso) e continua il suo persorso, inarrestabile. A ieri, sabato 22 di luglio, erano state evacuate 30.000 persone, di cui 2.000 sono state portate in spiaggia e condotte via dall’Isola.
L’incendio ha bruciato una vasta area di foresta e distrutto abitazioni private e lussuosi alberghi. Al momento i pompieri stanno scavando dei fossati tagliafuoco nella zona sud-orientale verso le zone turistiche di Kiotari e a sud-ovest verso Gennadi per impedire che le fiamme si propaghino alla foresta. Nel mentre, il monastero di Tharri, dove vivevano 5 monaci, è stato anche evacuato.
A rendere ancora più difficile il lavoro dei soccorritori sono i forti venti uniti alle alte temperature di questi ultimi giorni. Oggi nelle aree continentali le temperature supereranno i 40 gradi: 43 gradi nel centro del Paese, 44 nel Peloponneso e 45 nella regione di Tessaglia.
Iscriviti gratuitamente sul canale Telegram, cliccando qui
oppure su Whatsapp, cliccando qui per non perdere tutte le novità
Per approfondire:
Incendio a Richmond (USA), allarme tossico, 2.000 persone evacuate
Marsiglia, crolla condominio di 4 piani. Incendio aggrava situazione
Parigi in fiamme: la protesta dei curdi scatena nuovi scontri con la polizia
Dichiarato lo stato di emergenza fino a gennaio
Il segretario generale della Protezione civile greca ha dichiarato lo stato di emergenza nell’area municipale di Rodi Sud. Lo riferisce la tv greca Ert. Nel provvedimento viene indicato che l’emergenza sull’isola greca dell’Egeo meridionale sarà in vigore per sei mesi, fino al 18 gennaio 2024
Circa 200 pompieri lavorano senza sosta
Sul posto, circa 200 pompieri con 39 mezzi, che nella notte hanno evacuato le zone di Massari, Malonas e Haraki. Nuovi rinforzi sono arrivati ieri notte a Rodi con due C-130 decollati da Elefsina. Si è reso anche necessario l’intervento delle navi della Marina greca, che hanno raggiunto le zone interessate dalle fiamme.
I rinforzi della UE
Intanto, l’UE ha inviato rinforzi: nella giornata odierna sono arrivati: un velivolo dei vigili del fuoco dalla Repubblica Ceca e due dalla Turchia. Balazs Ujvari, portavoce Ue per la gestione delle crisi, ha riferito che: “un’importante operazione antincendio europea è in corso in tutta la Grecia. Oltre 100 vigili del fuoco e veicoli antincendio e tre aerei sono schierati tramite il meccanismo di protezione civile dell’Ue a Rodi”.
Balazs Ujvari
Rodi non è la sola località interessata dalle fiamme. Anche ad Attica e nel Peloponneso sono divampati altri incendi importanti.
Gli evacuati
I turisti e alcuni residenti dell’isola sono stati portati in palestre, scuole e centri congressi alberghieri, dove hanno passato la notte. Tre traghetti passeggeri sono stati ormeggiati al porto di Rodi per accogliere i soccorsi. Le Autorità si stanno organizzando per gestire l’emergenza e trovare alloggi adeguati agli evacuati.
Una famiglia di Trani (Puglia) coinvolta
E c’è anche una famiglia di Trani (Puglia), composta da padre, madre e una bambina di otto anni che si trovava nella zona dell’incendio, a Rodi. Il sindaco della città, Amedeo Bottaro, ha fatto sapere di avere contattato stamattina la Farnesina e inviato una pec all’unità di crisi “per chiedere che siano forniti aiuto e assistenza” ai tre in fuga dalle fiamme, che “al momento hanno trovato un riparo di fortuna”.
L’unità di Crisi di La Farnesina è al lavoro
La Farnesina consiglia di non recarsi a Rodi e suggerisce a chi avesse prenotato la vacanza, di trovarae una località alternativa. Certo che i tempi sono stretti, ma il traffico sull’isola è piuttosto congeestionato e la situazione è di vera emergenza.
Per tutti i connazionali a qualsiasi titolo presenti a Rodi la raccomandazione delle Autorità è di registrazione sul sito www.dovesiamonelmondo.it e di scaricare la App ‘Unità di Crisi‘, gratuita e disponibile per tutti i cellulari. Ciò permetterà di ricevere più facilmente tutte le comunicazioni dell’Unità di Crisi.