Kamala Harris contro Trump: una sfida che inizia con 46,7 milioni di dollari

By Iole Di Cristofalo

L’inizio corsa di Kamala Harris, la lista di papabili nel ruolo di vice, nomi importanti per il 2028

A far correre i giornali sulle notizie in questo lunedì mattina c’è l’inizio dell’avventura elettorale di Kamala Harris, a seguito del ritiro di Joe Biden. L’attuale presidente ha dichiarato che il ritiro non è dovuto a motivi di salute, sebbene l’età avanzata e i momenti di calo della memoria siano stati argomenti di discussione in questi mesi. Kamala Harris ha subito ufficialmente annunciato l’inizio della campagna elettorale, chiedendo l’appoggio di tutti per battere Donald Trump, la risposta non si è fatta attendere: boom di donazioni. Sono stati raccolti ben 46,7 milioni di dollari in brevissimo tempo. “Questi non sono tempi normali e queste non saranno elezioni normali. Ma questa è la nostra America.

E io ho bisogno di voi in questa battaglia”. In un posto il link ufficiale per le donazioni, il sostegno arriva da Bill e Hillary, dai delegati ed ex, poi un elenco rumoreggiato di papabili in qualità di vice per Kamala: Barack Obama, Josh Shapiro (Pennsylvania), J.B. Pritzker (Illinois), Tony Evers (Wisconsin) e Andy Beshear (Kentucky). E da qui i nnomi di due candidati per il 2028: Gawin Newsom, governatore della California ma considerato troppo liberal, la governatrice del Michigan, Gretchen Whitmer. Loro non si inseriscono nell’elenco di vice per il momento ma vengono comunque inseriti nella lista, erano i potenziali altri candidati al posto di Biden e si preannuncia così qualcosa della prossima corsa elettorale, fra quattro anni.

Come ha risposta Donald Trump all’inizio campagna di Kamala Harris

Pochi attimi prima dell'attentato a Donald Trump
Pochi attimi prima dell’attentato a Donald Trump

Molti media hanno iniziato a confrontare le donazioni ricevute da Biden, Harris e Trump negli ultimi mesi. Proprio nelle ore vicine al ritiro di Biden, Trump ha risposto con una dichiarazione provocatoria, scherzando sulla differenza fisica e sull’età del presidente uscente durante un dibattito televisivo. Secondo l’ex presidente, “Il partito repubblicano dovrebbe essere rimborsato delle spese sostenute finora nella campagna elettorale”. Trump ha motivato questa richiesta dicendo: “Dobbiamo ricominciare tutto daccapo”. Ha poi aggiunto: “Non dovrebbe il partito repubblicano essere rimborsato per frode, visto che tutti intorno a Joe, inclusi i medici e i media, sapevano che non era in grado di correre o essere presidente?”.

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La risposta di Kamala Harris potrebbe partire da queste accuse, ma sarà essenziale per lei affrontare un dibattito più ampio e articolato. La sfida che l’attende non è solo quella di contrastare Trump, ma anche di consolidare il supporto all’interno del suo stesso partito e tra gli elettori. Il panorama politico si preannuncia quindi acceso, con un’attenzione particolare alle strategie di comunicazione e alle risposte alle provocazioni avversarie. Harris dovrà dimostrare di essere una leader forte e capace di unire il paese in un momento cruciale per la democrazia americana.

Confronto e analisi di altri boom di donazioni: democratici contro Trump

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Ecco che cosa racconta il Sole24Ore sul tema donazioni… Durante il dibattito del 27 giugno, sia Donald Trump che Joe Biden hanno visto un’impennata nelle donazioni. Biden ha registrato un aumento nonostante una performance considerata “traballante”, raccogliendo 5,6 milioni di dollari il 28 giugno. Tuttavia, il picco di Biden non ha raggiunto i livelli di Trump, che ha ricevuto 19 milioni di dollari dopo la condanna del 30 maggio per 34 capi d’accusa di falsificazione di documenti aziendali.

I documenti finanziari rivelano che i super PAC pro-Trump hanno grandi risorse economiche, mentre alcuni donatori democratici minacciano di ritirare il loro supporto a Biden. Le campagne di entrambi i partiti continuano a raccogliere fondi significativamente, con previsioni di ulteriori rapporti dettagliati nei prossimi giorni.

QuiFinanza invece si è concentrata sull’impennata di Trump tra maggio e giugno dopo la sentenza che ha permesso al Tycoon di correre per le elezioni. Tra aprile e giugno, la campagna elettorale di Donald Trump ha ricevuto oltre 431 milioni di dollari in donazioni, superando di quasi 100 milioni quella del Partito Democratico.

biden
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Questo incremento è legato alla pessima performance di Biden nel dibattito e alla successiva incertezza sulla sua candidatura, culminata nel ritiro il 21 luglio. Trump ha triplicato la raccolta fondi rispetto al trimestre precedente, mentre Biden non è riuscito a tenere il passo. La situazione ha rallentato le donazioni democratiche, influenzate anche da un articolo critico di George Clooney. Ora Kamala Harris è vista come la figura centrale per attirare nuovi finanziamenti per i Democratici.