Con l’arrivo delle prime giornate calde, molte persone tornano a esporre la pelle al sole, anche solo per una passeggiata o un pranzo all’aperto. La luce primaverile è più mite rispetto a quella estiva, ma non per questo meno dannosa. Anzi, è proprio in questa stagione che si tende a sottovalutare la protezione solare, commettendo errori che, nel tempo, possono favorire invecchiamento cutaneo, macchie scure e persino rischi dermatologici più gravi.
Ecco perché, secondo i dermatologi, è importante sapere quali sono gli sbagli più frequenti e adottare una routine di protezione già da ora, non solo al mare, ma anche in città.
Perché la protezione solare è indispensabile anche in primavera
Anche se il sole primaverile può sembrare meno intenso, i raggi UV sono già attivi e penetranti. In particolare:
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- i raggi UVA, responsabili dell’invecchiamento precoce della pelle, sono presenti tutto l’anno e passano anche attraverso le nuvole
- i raggi UVB, più intensi nei mesi estivi, iniziano ad aumentare già da aprile, soprattutto nelle ore centrali della giornata
Esporsi senza protezione, anche per pochi minuti al giorno, può provocare danni invisibili alla pelle, che si accumulano nel tempo e compromettono l’elasticità e il colorito naturale.
Gli errori più comuni da evitare
1. Usare la protezione solo al mare o in montagna
È forse l’errore più diffuso: pensare che la crema solare serva solo quando ci si sdraia al sole per abbronzarsi. In realtà, anche una breve esposizione durante una camminata in città o mentre si guida è sufficiente a provocare alterazioni cutanee.
I dermatologi raccomandano di applicare una protezione solare sul viso ogni mattina, anche se si resta in ambienti urbani o si passa gran parte del tempo all’interno. È una semplice abitudine che può prevenire rughe precoci e discromie cutanee.
2. Usare ancora la crema dell’anno scorso
Molti tendono a conservare i flaconi usati la stagione precedente, ma la protezione solare ha una scadenza, sia quella indicata sull’etichetta, sia quella legata all’apertura del prodotto. Una volta aperta, una crema tende a perdere efficacia dopo 6-12 mesi, soprattutto se è stata esposta al sole o a fonti di calore.
Utilizzare un prodotto “vecchio” può significare esporsi al sole senza una reale protezione, con tutti i rischi connessi. Meglio acquistare un nuovo solare ogni primavera, preferendo formule con filtri UVA e UVB e texture leggere, ideali per l’uso quotidiano.
3. Applicare la protezione solo una volta al giorno
Un altro errore è pensare che una sola applicazione al mattino sia sufficiente per tutta la giornata. In realtà, l’effetto protettivo della crema tende a diminuire nel giro di poche ore, soprattutto se ci si espone direttamente o si suda. Anche i solari con SPF 50 non garantiscono una copertura infinita.
Se trascorri del tempo all’aperto, è importante riapplicare la protezione ogni 2-3 ore, oppure utilizzare spray solari trasparenti da vaporizzare anche sopra il trucco. Oggi esistono prodotti pratici, invisibili e adatti a ogni tipo di pelle.
I consigli degli esperti per una pelle protetta e luminosa
Secondo i dermatologi, una buona routine di protezione solare in primavera prevede:
- l’uso quotidiano di una crema con SPF 30 o superiore, anche in città
- la riapplicazione se ci si espone a lungo, specie nelle ore centrali della giornata
- la scelta di prodotti con filtri fotostabili, adatti al proprio tipo di pelle
- l’abbinamento con trattamenti antiossidanti (vitamina C, niacinamide) per rafforzare la barriera cutanea
Inoltre, è bene non dimenticare zone come collo, orecchie e mani, spesso esposte e trascurate.
Domande frequenti
La protezione solare serve anche con il trucco?
Sì, il fondotinta con SPF può dare un minimo di protezione, ma non è sufficiente da solo. La crema solare va sempre applicata prima del make-up.
I filtri minerali sono migliori di quelli chimici?
Dipende dal tipo di pelle. I filtri fisici (come ossido di zinco e biossido di titanio) sono più delicati e ideali per le pelli sensibili, mentre i filtri chimici sono più leggeri e invisibili.
È vero che bisogna usare il solare anche quando è nuvoloso?
Assolutamente sì. I raggi UVA passano attraverso le nuvole e raggiungono la pelle anche in assenza di sole diretto.
Iniziare a proteggere la pelle in primavera non è solo una scelta estetica, ma un gesto di salute. Bastano piccoli accorgimenti quotidiani per evitare danni futuri, mantenere la pelle luminosa e prevenire rughe e imperfezioni.
E ricordati: la protezione solare è la migliore alleata dell’anti-age, a ogni età e in ogni stagione