Polemica sugli spot sulla sicurezza stradale: sono tutti senza cintura

By Luana Pacia

A cosa valgono degli spot sulla sicurezza stradale se i protagonisti non indossano una cintura di sicurezza? È un paradosso su cui è in corso una grande polemica.

Spot sulla sicurezza stradale: predica bene, ma razzola male

Uno spot pubblicitario ben fatto è in grado di smuovere le coscienze… o i commenti polemici. È il caso dei nuovi spot del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il cui intento era promuovere la sicurezza stradale ma che sono risultati un enorme auto-sabotaggio. Non c’è nemmeno da sottolineare quanti commenti negativi abbia raccolto sui social media e non solo, hanno anche attirato l’attenzione di alcuni politici.

spot sulla sicurezza stradale

Il tutto ruota su un gruppo di giovani che si mettono in auto e assumono un comportamento scorretto. In uno scenario, si fuma uno spinello; in un altro, ci si distrae guardando il cellulare; nel terzo, si decide di viaggiare ad alta velocità. Alla fine di ciascuno spot, l’immagine si sdoppia: da un lato si mostra il comportamento sbagliato e l’incidente, dall’altro si visualizza l’esito diverso della serata se il guidatore fa scelte diverse, come rifiutare di fumare, chiedere di non essere disturbato o decidere di non accendere il motore e invece invitare a prendere una pizza.

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Un diverso testimonial conclude dicendo: “Non fai la scelta giusta, fai l’unica possibile.” Qual è il problema? Il fatto che nella clip con il “comportamento corretto”, i protagonisti comunque non indossano la cintura di sicurezza per cui viene meno lo scopo principale del messaggio.

Come ha risposto il mondo della politica?

La polemica si è diffusa a macchia d’olio nei vari social, ma a noi interessa sapere anche cosa hanno detto i politici in merito, specialmente perché è un progetto del ministero. Ebbene, Stefano Graziano, capogruppo del Partito Democratico in commissione vigilanza Rai, ha chiesto al dipartimento per l’editoria di bloccare la nuova campagna sulla sicurezza stradale.

Idem per un gruppo di deputati del Movimento 5 Stelle che ha definito “comica finale” la pubblicità del ministero di Salvini, che evidentemente voleva scoraggiare l’utilizzo della velocità o del cellulare, senza pensare alla cintura di sicurezza. I deputati pentastellati hanno detto che è la “mesta conferma che Salvini e sicurezza stradale sono due rette parallele destinate a non incontrarsi mai“.

Salvini 4
Matteo Salvini

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