Pokémon Go è una pluririnomata applicazione firmata Niantic, grazie alla quale è possibile prendere le vesti di un allenatore di Pokémon e conquistare palestre camminando in giro per le proprie città.
Quando uscì, nel 2016, il Giappone impazzì letteralmente, anche se in Italia l’entusiasmo per l’app è durato ben poco e i veterani di questo gioco si può dire possano contarsi sulle dita di una mano, ad oggi.
Però, secondo un nuovo studio, Pokémon Go sarebbe un enorme aiuto contro l’ansia.
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Pokémon Go e il “mondo nel mondo”
Con Pokémon Go le nostre città diventano villaggi, con palestre pokemon, pokestop e pokemon selvatici che sbucano fuori da ogni angolo.
Il noioso tragitto da casa al supermercato, può diventare un buon pretesto per cercare di catturare nuovi pokemon o sfidare le palestre degli altri allenatori.
Una sorta di fuga dalla realtà che ci porta per mondi lontani.
Secondo uno studio della London School of Economic, Pokémon GO aiuta ansia e depressione.
Lo studio ha messo in correlazione l’anno di uscita del gioco e un calo dei livelli di stress e depressione nelle aree in cui il gioco veniva più utilizzato.
E’ ovvio che si tratta di un nesso causale debole, ma che ha comunque un senso logico.
Certo è che nel periodo in cui il videogioco uscì, intorno all’estate del 2016, il gioco era spopolato creando una vera mania, e questo entusiasmo era andato di pari passo con lo scemare di malattie correlate ad ansia e depressione.
Nei mesi poi l’euforia era andata a diminuire, ma rimane ancora oggi uno dei titoli più fortunati della Niantic.
Ovviamente come accennato non sappiamo se le conclusioni della Niantic abbiano o meno un fondo di verità, ciò che è certo è che Pokémon Go a parte, l’aiuto che possono fornire i videogiochi a problemi di ansia e depressione è oramai una teoria consolidata e quindi non possiamo che prenderne atto.
Pokémon Go spinge comunque il giocatore a camminare e muoversi, fornendo una occasione d’oro per combattere la sedentarietà e stare all’aperto.