Costringeva la figlia minorenne di appena 15 anni a prostituirsi, con la complicità della sorella maggiore della ragazzina e dell’amante.
Una storia agghiacciante, che ora è il fulcro di una inchiesta giudiziaria da parte del procuratore aggiunto del tribunale di Palermo.
Laura Vaccaro, insieme al sostituto procuratore Giorgia Righi, svolgeranno ora le indagini e hanno emesso una ordinanza cautelare nei confronti di 6 indagati, accusati a vario titolo di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, e di atti sessuali con minore.
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Mamma e sorella della ragazzina sono state arrestate.
Le indagini
L’inchiesta ha origine da un’altra inchiesta, iniziata nell’agosto 2021.
I militari dell’arma dei carabinieri sono riusciti a stanare un giro di prostituzione, nel quale era coinvolta anche la minore, E’ emerso che la 15enne era stata costretta a prostituirsi da mamma e sorella, e avere rapporti sessuali con uomini adulti in cambio di denaro perché, le dicevano le due, “ci servono soldi”.
Il padre della ragazzina è estraneo alla vicenda, ma l’amante della madre era colui che le procacciava i clienti.
Le intercettazioni shock
I soldi, stando a quanto riportato dalle intercettazioni, servivano a ripagare i debiti della madre, che era arrivata a farla prostituire persino con il compagno, al quale lei diceva: “Io lo faccio per amore – diceva la madre al telefono con l’amante, ma le mie figlie hanno bisogno”, si legge negli stralci riportati da Il Giornale.
E lui: “Pur pagando casa e tanto altro questa cosa mi è rimasta allo stomaco”.
Ma la donna ribatteva: “Che posso farci, purtroppo lei è egoista, – replicava – pensa solo a se stessa”, riferendosi probabilmente al rifiuto della piccola di sottostare al becero volere della madre.
Ma la sorella non era soltanto carnefice, ma contemporaneamente anche vittima, lei stessa infatti era costretta a prostituirsi: “Ho bisogno di 40 euro per comprare il latte e i pannolini”, diceva al potenziale cliente. “È da ieri che non mangio. Ti ho chiamato adesso così andavo a comprare qualcosa da mangiare”.
La ragazzina piangeva agli incontri
Quando non c’erano clienti, la donna costringeva la ragazzina a prostituirsi con l’amante, al quale poi chiedeva “come è andata?”
E lui: “E’ andato tutto liscio, anche se ogni tanto piangeva. Con lei mi sono limitato, per rispettarla“. E ancora: “Quando viene, sabato?. L’altro giorno se n’è andata seccata, vero? Poverina, ne ha per altri due anni… sembra pietosa questa bambina. Ma è tanto brava“.