Dopo 10 anni da quel terribile femminicidio, Oscar Pistorius ha diritto alla liberta vigilata. Polemiche e critiche aspre, per la madre l’uomo “non è stato riabilitato“.
Oscar Pistorius: perché così pochi anni di carcere?
Il prossimo 5 gennaio, l’ex campione paralimpico sudafricano Oscar Pistorius sarà rilasciato sotto libertà vigilata. La sua condanna era di 13 anni e sei mesi per l’omicidio della sua ex fidanzata Reeva Steenkamp nel 2013, ma l’ha solo parzialmente scontata. Come c’era da aspettarsi, la madre della vittima, June Steenkamp, ha fortemente criticato questa decisione, sostenendo che Pistorius non sia ancora riabilitato.
Inizialmente, Pistorius non avrebbe potuto richiedere la libertà condizionale prima del 2023, ma la sua richiesta è stata recentemente accettata per buona condotta, permettendogli di essere rilasciato il 5 gennaio 2024. La libertà vigilata finirà nel 2029.
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Durante questo periodo Pistorius dovrà sottoporsi a terapia per la gestione della rabbia e sulla violenza contro le donne, oltre a svolgere servizi sociali.
Nonostante queste misure, June Steenkamp non ci sta. La madre della vittima ha dichiarato che la riabilitazione richiede onestà e la piena accettazione delle responsabilità, elementi che, secondo lei, Pistorius non ha dimostrato. Ha inoltre espresso preoccupazione per la sicurezza delle donne che potrebbero venire in contatto con l’ex campione paralimpico, dubitando che i suoi problemi di gestione della rabbia siano stati adeguatamente superati dietro le sbarre.
La vicenda continua a sollevare dibattiti sulla giustizia e sulla vera riabilitazione di chi ha commesso gravi crimini.
10 anni fa l’omicidio
Il 14 febbraio 2013, Pistorius, noto come “the fastest man on no legs, (l’uomo senza gambe più veloce)” venne arrestato con l’accusa di omicidio per aver sparato e ucciso Reeva Steenkamp, una modella ventinovenne. Pistorius inizialmente sostenne di aver scambiato la fidanzata per un intruso, infatti aveva sparato i colpi da dietro la porta del bagno, ma la situazione si complicò durante il processo.
I vicini, quella notte, avevano sentito litigare la coppia. Reeva voleva lasciarlo e aveva fatto le valigie per andarsene. Le ex fidanzate di Oscar Pistorius confermarono fosse un uomo molto collerico e che si arrabbiava per un nonnulla. Dapprima condannato per omicidio colposo grave, vide la sua pena aumentare a 13 anni e sei mesi in seguito a una sentenza della Corte Suprema d’Appello del Sudafrica. Pare che in carcere abbia riscoperto la religione e leggesse continuamente la Bibbia. Chissà se questa svolta spirituale lo abbia reso davvero un uomo migliore o sarà ancora un pericolo per qualche altra donna.