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La classifica dei centri di eccellenza al mondo per le cure mediche
Nella classifica World’s Best Specialized Hospitals 2023, due Centri di eccellenza italiani si sono classificati nelle prime 20 posizioni riservate ai migliori ospedali del mondo per le cure oncologiche. Altri, per le cure pediatriche. Tra poco vi raccontiamo quali. Prima vi vorremmo spiegare come viene stilata la classifica.
Si tratta dei risultati di un sondaggio in ambito internazionale che conta con la partecipazione di 40.000 medici, operatori sanitari e dirigenti ospedalieri. Il periodo di riferimento su cui si basano le analisi è luglio-agosto 2022. I partecipanti dovevano raccomandare gli ospedali in base al proprio campo di competenza. Nell’edizione del 2023 si tiene anche conto degli esiti riportati direttamente dai pazienti in ambito ospedaliero, che si sommano ai riscontri dei professionisti.
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Le discipline allo Studio del World’s Best Spezialized Hospitals 2023
Le discipline da valutare nel sondaggio per attribuire l’award ai migliori centri di eccellenza erano undici. Le strutture ed i reparti medici che entravano nel contest si sviluppavano tra 28 Paesi del mondo. A catturare l’interesse della ricerca erano i reparti di: cardiologia, cardiochirurgia, endocrinologia, neurologia, neurochirurgia, ortopedia, gastroenterologia, urologia pediatria, pneumologia ed oncologia. Non tutte le discipline hanno avuto lo stesso numero di valutazioni. In oncologia e cardiologia sono state valutate 300 strutture, mentre in pediatria sono state molte di meno (200); ancora, 150 in cardiochirurgia ed endocrinologia; infine, 125 valutazioni per tutte le altre.
Gli ospedali nelle migliori posizioni
Centri di eccellenza italiani in oncologia
Nei primi 50 posti della classifica
Nelle discipline oncologiche, i due centri di eccellenza che si trovano nelle prime posizioni sono a Milano: Si tratta dell‘Istituto Europeo di Oncologia (IEO), fondato da Umberto Veronesi, e dell’Istituto Nazionale dei Tumori (Int). Si sono piazzati rispettivamente al 12° e 17° posto nell’elenco di Newsweek. Tuttavia, non sono i soli a essersi posizionati nella parte alta della classifica. A breve distacco (25°) si trova l’Istituto Clinico Humanitas, sempre a Milano. Seguono il Policlinico Gemelli (38°), l’Ospedale Niguarda di Milano (41° ), l’Istituto Pascale di Napoli (46°), nei primi 50 posti.
Tra il 50°e il 100° posto
A seguire, le Molinette di Torino (60°), il Reparto di oncologia dell’AO di Padova (64°), l’UO di Oncologia del San Raffaele di Milano (78°), l’Irccs di Candiolo (Torino°). In tutto, dieci strutture italiane si trovano nei primi 100 posti.
Altri centri oncologici di eccellenza nel mondo
Le prime 10 migliori strutture oncologiche, secondo l’analisi degli esperti, si trovano negli Stati Uniti (5), in Francia (1), in Canada (1), in Corea del Sud (2) e in Giappone (1).
La classifica per Paese
La Germania ha nove strutture nei primi 100 posti, la Francia ne ha sette, mentre gli Stati Uniti ne hanno 32, con alcuni notissimi centri di eccellenza al primo posto: il MD Anderson Cancer Center di Houston ed il Memorial Sloan Kettering Cancer Center. Al terzo posto si trova la prima struttura europea, l’istituto Gustave Roussy di Parigi (Francia).
Centri di Eccellenza di pediatria in Italia
In pediatria troviamo al primo posto della classifica italiana l’ospedale pediatrico Bambino Gesù, di Roma (12° posto). Bisogna andare avanti nella classifica per imbattersi nel Istituto Giannina Gaslini (40°) di Genova, seguito da vicino dal Ospedale dei Bambini Vittore Buzzi – ASST Fatebenefratelli-Sacco ( 43°) di Milano, l’A.O. Ospedali Riuniti Marche Nord – Presidio San Salvatore Centro (45°) di Pesaro. Ancora nei 100, al 71° posto si piazza il Meyer – Azienda Ospedaliero universitaria di Firenze, seguito poco dopo dall’ospedale e istituto di ricerca triestino IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo (73°).
Migliori centri di Eccellenza del mondo in pediatria
Le prime 10 migliori strutture, secondo l’analisi degli esperti, si trovano negli Stati Uniti (5), in Gran Bretagna (1), in Canada (3) e in Australia (1).
E’ doveroso tenere conto che la maggior parte degli intervistati si trovava negli Stati Uniti. Pertanto, è possibile che la classifica si sia basata su un‘esperienza parziale sulle attività praticate in altri istituti di ricerca che non si conoscono o sono meno internazionali.