Sarebbe stata una telefonata dall’ex fidanzato a scatenare la furia assassina di Davide Fontana. E’ questa la ricostruzione fornita dal Gip Stefano Colombo.
La ricostruzione
Secondo quanto ricostruito, quella mattina del 10 gennaio Carol stava girando un video con il suo manager ed ex fidanzato Davide Fontana.
Il telefono squilla, è l’ex compagno di Carol nonché padre del loro bambino: voleva informazioni sul trasferimento di Carol a Verona, che sarebbe avvenuto in brevi tempi.
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Terminata la conversazione, Davide Fontana in preda alla follia ha iniziato a prenderla a martellate.
L’omicidio è avvenuto in via Barbara Melzi, a Rescaldina, ma il corpo è stato ritrovato in un’altra frazione bresciana, a Paline di Borno.
Per questo motivo, le indagini sono state rallentata dalla dichiarazione di incompetenza di Angela Corvi, gip del Tribunale di Brescia, cui inizialmente erano state affidate le indagini.
Così, il pubblico ministero Carlo Alberto Lafiandra ha chiesto al gip Colombo di rinnovare la misura cautelare nei confronti di Davide Fontana e ha trasmesso gli atti al giudice competente.
“Non so cosa sia successo”, ha detto Fontana agli inquirenti, reo confesso.
Ciò che infatti è certo è che Fontana ha colpito Carol a martellate, mentre la telecamera continuava a filmare tutto. Poi le ha tagliato la gola con un coltello giapponese.